La Cina si sta riprendendo dall’epidemia. La Banca Mondiale ne prevede una crescita nel 2020 del 2,3%. Negli Usa e a Londra c’è chi chiede il suo soccorso all’economia mondiale. Pechino punta sull’Europa e lancia un nuovo standard per le tecnologie dell’informazione.
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Il passo scomposto degli Stati Uniti sull’orlo del caos
Milioni di disoccupati, misure del governo che non coprono la condizione di molte categorie di lavoratori, Stati al collasso e in competizione tra loro per accaparrarsi mascherine e respiratori. È il quadro degli Usa travolti dal virus. Servirebbe un secondo piano di interventi, ma i repubblicani nicchiano.
La crisi Covid-19. Punto di svolta per il progetto europeo
400 docenti e ricercatori di tutta Europa chiedono una solidarietà europea aderendo alla dichiarazione dell’EuroMemo Group, che riportiamo. Per uscire dalla crisi causata dalla pandemia a partire dal rifiuto dei dogmi neoliberali che guidano le scelte comunitarie.
Usa, espulsioni di massa: pandemia e occupazione
Negli Usa ci sono già sei milioni di persone che hanno perso il lavoro a causa della pandemia, cifra che potrebbe più che raddoppiare entro l’estate. Una disoccupazione di massa legata all’alta flessibilità del mercato del lavoro americano, con i costi della crisi sulle spalle dei lavoratori.
La ricerca di base al tempo del Coronavirus
Qual è il ruolo della ricerca di base, chi se ne fa carico e quali strategie di finanziamento dovrebbero essere perseguite. Dall’esperienza della pandemia si può trarre una lezione preziosa: non basta concentrare investimenti straordinari in un arco limitato di tempo, bisogna essere “investitori pazienti”.
Ridurre gli orari, distribuire il lavoro, innovare le imprese
Spesso grandi conquiste dei lavoratori avvengono dopo uno shock di sistema, come le otto ore che furono conquistate dopo la prima guerra mondiale e l’epidemia di spagnola. E’ il momento di tornare a chiedere una riduzione di orario di lavoro. Anche per modificare il cosa e il come si produce, innovando.
Con il coronavirus deraglia l’iperglobalizzazione
Intervista a Jeronim Capaldo, economista Unctad esperto di globalizzazione e sviluppo: l’iperglobalizzazione trainata da multinazionali e finanza – che trascura disuguaglianze, ambiente e diritti umani – ha generato una condizione di profonda instabilità mondiale che la crisi di Covid-19 sta facendo deflagrare.
“Coronabond” e commissariamento: il prezzo da pagare?
In un’Europa flagellata dal Covid-19 è in atto un braccio di ferro sugli strumenti finanziari da adottare per sostenere gli Stati membri, e in particolare sulla possibilità di emettere titoli garantiti da tutta l’Eurozona. L’Italia è al centro della contesa. La posta in gioco è la sopravvivenza dell’Unione.
Il Coronavirus in un’Europa divisa e diseguale
Annamaria Simonazzi, Dario Guarascio, Giuseppe Celi
31 Marzo 2020 | Sezione: Economia e finanza, primo pianoLa crisi del 2008 aveva mostrato la disfunzionalità di un modello d’integrazione europea centrato su una divisione strutturale tra paesi del centro – Germania in testa – e della periferia. Con la pandemia la situazione si aggrava: se vuole sopravvivere, alla Ue serve una radicale riforma politico-economica.
La spesa pubblica in sanità nell’Italia del Covid-19
I dati sono chiari: la sanità pubblica è stata pesantemente de-finanziata negli ultimi 10 anni. Crescono sanità privata e spesa a carico dei cittadini, esplodono le disuguaglianze territoriali. Si deve ripensare la governance del sistema, a partire dalla determinazione dei Livelli essenziali delle prestazioni.