Mentre si avvicina il suo terzo mandato, il presidente Xi riafferma che in Cina non c’è spazio per una “espansione disordinata del capitale”: il Partito rimarrà regolatore e decisore dello sviluppo della società. E avrà il controllo dei big data.

Laureato in Relazioni Internazionali ‘China and Global Studies’ all’Università di Torino e che al momento sono studente di dottorato presso la facoltà di scienze politiche e sociali alla Scuola Normale Superiore di Pisa.
Mentre si avvicina il suo terzo mandato, il presidente Xi riafferma che in Cina non c’è spazio per una “espansione disordinata del capitale”: il Partito rimarrà regolatore e decisore dello sviluppo della società. E avrà il controllo dei big data.
“Finanza e potere lungo le nuove Vie della Seta” di Alessia Amighini affronta le strategie di sviluppo promosse dalla Repubblica popolare cinese per proseguire la sua ascesa nell’arena globale. Analizza il singolare sistema finanziario basato sul renminbi e porta il lettore a confrontarsi con la pluralità di sfide che la Cina si trova davanti.
L’evoluzione del sistema finanziario e della regolazione dei flussi di capitale in entrata ed uscita è una delle caratteristiche più particolari e conflittuali del ‘socialismo con caratteristiche cinesi’. Tuttavia è bene analizzare le contraddizioni e gli interrogativi sull’andamento dei flussi finanziari della Repubblica popolare.
L’Assemblea nazionale del popolo del 28 maggio ha reso note le linee guida del Pcc per il post Covid-19. Disoccupazione, consumi e risparmio costringono il partito-Stato ad una sfida inedita: anestetizzare tensioni e trasformazionali sociali in un contesto di depressione economica.