The Democratic Party establishment is old, weak, and corrupt. Mamdani benefited from being an anti-system candidate, and Cuomo was weighed down by being the poster boy of the establishment. Da The Nation

The Democratic Party establishment is old, weak, and corrupt. Mamdani benefited from being an anti-system candidate, and Cuomo was weighed down by being the poster boy of the establishment. Da The Nation
Che fosse un’impresa difficilissima lo sapevamo tutti: il quorum ai referendum era una montagna altissima da scalare. Non ce l’abbiamo fatta, ma 14 milioni di persone sono andate a votare su quesiti importanti. Le critiche che arrivano anche da sinistra e che parlano di sconfitta sono ingenerose e politiciste.
Intervista a Luciana Castellina, estratta dall’e-book “Europa a mano armata”, sulla questione della difesa e della sicurezza europee, il rapporto storico con gli Stati Uniti e le mobilitazioni dal basso che spesso riguardano anche la politica estera e il no al riarmo.
Sulla base dei dati storici, era facile desumere che sarebbe stato impossibile raggiungere il quorum per la validità del referendum. L’esame dei dati aggregati e la stima dei flussi nelle grandi città alle proposte della Cgil (sul lavoro) e di +Europa (sulla cittadinanza). Da Istituto Cattaneo
La democrazia e la rappresentanza sono state svuotate di senso a favore di governi sempre di più autoreferenziali e oligarchici. Ora, dagli Stati Uniti fino a qui si sono fatti passi da gigante nel reprimere democrazia diretta, dissenso, informazione libera, spazi di partecipazione. Noi siamo convintamente e da sempre dall’altro lato: contro il dl sicurezza.
L’economista Jeffrey Sachs, tra l’altro membro dell’Accademia pontificia di Scienze sociali crede che ora un accordo di pace in Ucraina sia possibile. “Già nel 2022 siamo stati vicini all’intesa, ma Biden e Uk volevano ancora il conflitto”. Da Il Fatto
Non è accettabile che la stagione politica degli anni 70 venga ricordata sotto l’insegna “anni di piombo”, come fu per mettere in ombra il protagonismo operaio in funzione neoliberista sotto i governi di centro-sinistra. Una politica della memoria serve ad attivare la mobilitazione, a iniziare dal lavoro, dai referendum.
Un viaggio di 53 attivisti, tre europarlamentari, politici e giornalisti verso Rafah, per denunciare l’assedio a Gaza, l’uso della fame e della sete come arma di guerra, e affermare, con la sola forza dei corpi, che il diritto internazionale e la dignità umana non possono essere cancellati.
Nel referendum abbiamo la concretezza della democrazia, il nostro voto conta veramente. Raggiungere il quorum per i referendum dell’8 e 9 giugno sul lavoro e cittadinanza sarà arduo ma dobbiamo impegnarci. Gli ostacoli e la campagna astensionista del governo e del presidente del Senato La Russa non fanno che motivarci di più.
Assistiamo a un continuo indebolimento del Ssn, mentre crescono le iniziative per costruire un “secondo pilastro”: fondi sanitari, assicurazioni e welfare aziendale. 130 associazioni hanno presentato un documento per la sanità pubblica. Di tutto ciò, e degli attacchi di Trump all’OMS, se ne discuterà a Fiesole a settembre.