Dopo la ‘facile’ preparazione del governo di Mario Draghi, cambiare le regole europee su spesa nazionale, aiuti alle imprese e debito pubblico sono le tre cose ‘difficili’ che il governo Draghi potrebbe mettere nell’agenda di Bruxelles.

Dopo la ‘facile’ preparazione del governo di Mario Draghi, cambiare le regole europee su spesa nazionale, aiuti alle imprese e debito pubblico sono le tre cose ‘difficili’ che il governo Draghi potrebbe mettere nell’agenda di Bruxelles.
Negli ultimi dieci anni Rossana Rossanda, scomparsa il 20 settembre scorso, ha avuto Sbilanciamoci! come interlocutore. Una lunga discussione – una sessantina di articoli su politica, Europa, lavoro – con la passione di capire e convincere. Un lavoro che ha insegnato la politica alle nuove generazioni.
Un libro appena pubblicato indaga ruolo e prospettive della Cina e del suo modello economico, partendo dall’analisi delle imprese e dei rapporti di produzione e considerando reti produttive e sistemi d’innovazione. Un’analisi che permette anche di capire la possibile evoluzione cinese sul piano internazionale.
Sopravviverà l’Unione Europea all’epidemia di coronavirus? Il suo futuro si gioca sulla capacità di mettere subito in campo interventi strutturati e radicali di politica fiscale – eurobond, finanziamento diretto della spesa, investimenti pubblici – dell’ordine di grandezza pari all’8-10% del Pil europeo.
Cosa possiamo imparare e cambiare di fronte al coronavirus? Riscopriamo che la salute è un bene pubblico globale, che la sanità pubblica e il welfare sono attività fondamentali, alternative al mercato, che ci aspetta una crisi dell’economia, della finanza, dell’UE.
L’analisi del voto nel periodo che va dal 1994 al 2018 evidenzia come le disuguaglianze abbiano un peso rilevante sui comportamenti elettorali. Il voto alla Lega è legato all’impoverimento delle classi medie, quello ai Cinque Stelle all’aumento di povertà e precarietà.
Al sociologo Immanuel Wallerstein scomparso all’età di 89 anni si devono analisi sull’egemonia, l’azione individuale e collettiva all’interno del “sistema-mondo”.
Ciro Principessa viene ucciso a Roma per mano fascista il 19 aprile 1979. Nel libro di Marcon la ricostruzione di una vicenda poco nota e la storia di anni travagliati e intensi di impegno politico per il riscatto delle periferie.
Si è ben lontani dal consolidarsi di un blocco capace di cambiare le politiche europee. Emerge soprattutto la debolezza dell’offerta a sinistra, con l’unica eccezione dei Verdi in Germania.
Senza vele né rotta, come la nave del comandante-ostaggio Benito Cereno: così appare Bruxelles alla vigilia di queste elezioni europee dove tutto dovrebbe cambiare e dove invece si preferirà l’immobilità, nefasta.