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Autori Sezioni: Giulio Marcon

Deputato indipendente per Sinistra ecologia e libertà, presidente del Comitato tecnico scientifico della Scuola del sociale della Provincia di Roma. È stato tra gli ideatori e fondatori della campagna Sbilanciamoci! ha scritto “Le amiguità degli aiuti umanitari” (Feltrinelli 2002) e, con Mario Pianta, “Sbilanciamo l’economia” in corso di pubblicazione (Laterza 2013)

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PNRR: Spagna-Italia 2-0

L’Italia esce sconfitta nel confronto con la Spagna sui rispettivi Piani di Ripresa e Resilienza: mentre a Madrid, pur con alcuni limiti, si possono intravedere le premesse per un nuovo modello di sviluppo, il nostro PNRR assomiglia a una grande e affastellata manovra finanziaria, a cui mancano respiro e visione strategica.

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Manca il coraggio di cambiare

Nelle oltre 300 pagine del Piano di ripresa e resilienza, il Recovery Plan presentato alle Camere, le parole “competizione”, “concorrenza” e “impresa” ricorrono 257 volte: il doppio delle citazioni di “lavoro”; mentre “diseguaglianze” solo 7 volte. Il lessico è importante, infatti alle imprese vanno 50 miliardi, al lavoro solo 6,6. Un piano senza coraggio.

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Ripartire dalle città verdi

Le associazioni ambientaliste – e Sbilanciamoci con loro – hanno scritto al premier Draghi una lettera aperta per chiedere impegni più concreti verso la transizione ecologica nel Recovery Plan definitivo che il governo sta elaborando, dal trasporto locale alla minimizzazione del consumo di suolo. La lettera-appello, che propone la valorizzazione delle città verdi come spazi […]

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Il ministro dei contadini

L’occupazione delle terre abbandonate, la riforma agraria con la fine della mezzadria, la ricostruzione del brigantaggio come reazione alla miseria, fino alla battaglia per il divorzio: sono molti i lasciti politici del comunista calabrese Fausto Gullo che il libro di Giuseppe Pierino ricostruisce.

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Farmaci Pubblici

È l’ora di una industria farmaceutica pubblica? Assolutamente sì. Non si tratta di nazionalizzare tutta l’industria farmaceutica, ma di creare un contrappeso e una garanzia di fronte allo strapotere delle multinazionali del Big Pharma. Dal blog su Radio Popolare.

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Grandi navi: Franceschini e Giovannini chiariscano

Il Consiglio dei Ministri del 31 marzo ha finalmente approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti per la disciplina del traffico crocieristico su Venezia. Fuori le grandi navi dalla laguna, quindi? Non ancora, rimangono questioni cruciali che il governo deve chiarire quanto prima.

The stars of European Union (EU) membership sit on a euro sign sculpture outside the headquarters of the European Central Bank (ECB) in Frankfurt, Germany, 20 March 2014.

È ora di sbilanciarsi

Il Recovery Plan è un’occasione irripetibile, da utilizzare al meglio. Non si tratta solo di usare bene i soldi, ma di cambiare paradigma e obiettivi. Un modello di sviluppo fondato sul mercato, gli interessi privati e lo sfruttamento della natura è arrivato al capolinea. Dal blog su Radio Popolare.

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Elogio della Comune: perché è ancora attuale

A 150 anni dalla Comune di Parigi, quell’esperienza ci parla di oggi, perché ci ricorda il valore della democrazia dal basso, l’autogoverno, il radicalismo egualitario capace di scalzare privilegi e gerarchie, la dimensione libertaria e laica, la gratuità e universalità dell’istruzione, la passione disinteressata di un impegno collettivo, di identità condivise.

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Il primo passo falso di Draghi

Il Governo Draghi appena insediatosi dovrà affrontare da subito le molte emergenze e sciogliere i nodi cruciali da cui dipendono il futuro e lo sviluppo del paese. Ma le scelte “dorotee” del nuovo Presidente del Consiglio per la formazione della compagine di governo appaiono già assai discutibili.

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No, Draghi non è simile a Monti

I paragoni tra Monti e Draghi sono fuori luogo: diversa è la storia personale dei due tecnici, l’ancoraggio culturale e il contesto. Le incognite sono ancora molte su cosa avverrà e vedremo alla prova dei fatti. Fondamentale però sarà la consultazione con le parti sociali già richiesta dal premier incaricato.