Per il capo economista della Bce Philip Lane le divaricazioni di reddito sono ormai troppo profonde, ma il pericolo maggiore è la spirale inflattiva. E i governi devono “sostenere i redditi di chi soffre di più tassando chi sta meglio”.

Per il capo economista della Bce Philip Lane le divaricazioni di reddito sono ormai troppo profonde, ma il pericolo maggiore è la spirale inflattiva. E i governi devono “sostenere i redditi di chi soffre di più tassando chi sta meglio”.
Il peso dell’inflazione non è uguale per tutti. L’impatto è concentrato sugli strati sociali più deboli e con redditi fissi. Ogni volta che aumenta l’inflazione, se non è governata, aumenta la polarizzazione del reddito. Quindi non possiamo contrastare l’inflazione senza curarci della distribuzione del reddito.
Il mondo delle banche anche in Italia inizia a porsi il problema degli indici di rischio climatico delle imprese, in linea con i parametri Ue. Si è visto in occasione del rapporto Cerved. Per avere un ruolo proattivo però la finanza deve reindirizzare i propri impieghi.
I super ricchi, lo 0,1%, aumentano del 9% e concentrano il 45,6 per cento della ricchezza planetaria, dice il 13° rapporto di Credit Suisse. Aumenteranno ancora, nelle previsioni, così come le diseguaglianze. Visco: purtroppo da noi si parla di flat tax.
Saranno le prime elezioni climatiche della storia repubblicana. E il 23 settembre, lo stesso giorno in cui si chiude la campagna elettorale, Fridays For Future torna a scioperare in tutte le piazze d’Italia per il clima.
Il Misa ha sfondato gli argini negli stessi punti di otto anni fa ma il governatore Acquaroli, che ha stanziato pochissimi milioni per metterne in sicurezza il bacino, ora rischia di essere il commissario per l’emergenza. Da Volere la Luna.
La Ferrari lancia il suv ‘Purosangue’ e nel primo giorno seimila clienti lo prenotano al prezzo di 450 mila euro. Un veicolo che nasce vecchio, solo con motore a benzina, un giocattolo per super-ricchi.
C’è poca scuola nei programmi elettorali delle forze politiche ma soprattutto di istruzione si parla solo per sottolineare risvolti identitari. L’impressione è che a prevalere sia l’intenzione di spremere dal gran calderone dello scontento scolastico il massimo possibile di consensi.
In Europa e non solo si parla di tassazione degli extraprofitti delle compagnie che stanno speculando sui prezzi dell’energia e sulla guerra in Ucraina. Intanto le società fanno discorsi di riconversione verso fonti sostenibili ma continuano a investire sul fossile e a incassare dividendi galattici. Non si fermeranno da sole.
Inchiesta del più importante quotidiano economico europeo sull’aumento vertiginoso delle diseguaglianze e la necessità di introdurre prelievi fiscali sulle grandi ricchezze.