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Archivio | primo piano

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Salute e guerra, una lezione al contrario

La grande intuizione del dopoguerra fu l’assoluta centralità della salute di fronte a un’Europa grande ospedale da campo. Nel terzo anno del Covid-19 nel nostro paese sembra che la lezione non sia stata imparata, a vedere la legge lombarda che privilegia i privati. Mentre infuria una nuova emergenza guerra.

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I ritardi Ue su chip e agroalimentare

L’Ue ha recentemente varato il progetto European Chip Act, 43 miliardi di euro per portare la produzione di chip dal 9 al 20% della produzione mondiale entro il 2030. Ma i ritardi in un mercato ormai integrato e dominato da Cina e Usa, è troppo forte. Si dovrebbe puntare sulle eccellenze. Analogamente all’agroalimentare.

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Il cancro, metastasi della globalizzazione 

Il cancro uccide ogni anno 10 milioni di persone. L’incidenza è destinata ad aumentare clamorosamente. Possiamo vederlo come un indicatore di patogenesi della globalizzazione. I nuovi farmaci sono decisivi se inseriti in un sistema sanitario pubblico e universalistico, ma serve una nuova economia della cura.

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Per una scuola dove non si muore

Venerdì 18 febbraio di mobilitazione e cortei degli studenti in tante città contro l’alternanza scuola-lavoro che uccide e per un modello diverso di istruzione. A Roma tre giorni di Stati generali con le associazioni per una riforma dal basso.

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La manopola del gas e la finanza

I mercati finanziari europei del gas da mesi stanno amplificando la crisi, incoraggiando volatilità e livelli dei prezzi in crescita, ben oltre le reali condizioni di domanda e offerta sul mercato reale. Scommettono sulla guerra e creano una bolla speculativa. La Ue deve invertire la deregolamentazione del mercato.

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Due sulla strada, sindacato e ong

In un momento in cui la transizione ecologica rappresenta una sfida immensa per il lavoro e le produzioni del passato, il dialogo tra ambientalisti e lavoratori è assolutamente fondamentale. E anche l’associazionismo e il terzo settore hanno bisogno di passare dalla verticalità all’orizzontalità.

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Le imprese salveranno il mondo?

L’ideologia della “responsabilità sociale d’impresa” promette di affrontare molti problemi ambientali e sociali attraverso il protagonismo aziendale. Si tratta di un pericolo per la democrazia: le scelte collettive devono restare il risultato di processi politici e sociali.