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Archivio | primo piano

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Come salvare le città ucraine 

Il concetto di “città aperta”, non difesa da forze militari, non ha avuto alcun ruolo nella guerra in Ucraina. Eppure ha evitato molte sofferenze nella storia. E’ una proposta di pace secondo il diritto internazionale.

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Le armi della guerra in Ucraina

La spesa militare russa è passata dai 23 miliardi di dollari del 2000 ai 67 del 2020: 10 volte quella dell’Ucraina, ma un undicesimo di quella statunitense. Gli Usa hanno conquistato nuovi mercati ai danni di Mosca. E dopo 50 anni l’ipotesi di una escalation nucleare è diventata più concreta.

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Chi governa la guerra commerciale

La guerra commerciale, dopo pandemia e conflitto in Ucraina. Suona come un insostenibile ritorno agli anni ’80: alla guerra fredda, al militarismo, all’indifferenza climatica, con un retrogusto di autarchia. E perdono senso Wto, Banca Mondiale e Fmi come luoghi di governo dell’interdipendenza dei mercati.

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Conseguenze economiche e finanziarie della guerra

Nel reticolo di interessi non è semplice definire chi è destinato a guadagnare e chi a perdere dalla guerra. Sicuramente l’Europa ha da perderci più di chiunque, con rischi di recessione in caso di prolungamento della crisi. E la Russia viene costretta a una alleanza più stretta con la Cina.

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Ucraina: fermare la corsa alle armi e accogliere

La Commissione e vari stati, tra cui l’Italia, si accingono a inviare armi a Kiev per continuare una guerra che ha già fatto quasi 400 morti, 1.500 feriti e mezzo milione di profughi. Ma i cittadini vogliono fermare l’escalation e il riarmo: lo dimostrano le manifestazioni ovunque, anche in Russia.