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Abolire i super-ricchi, sobriamente e ragionevolmente

Basandosi sul suo recente libro, l’autore illustra le ragioni per le quali ritiene che sia sbagliato considerare ingenuo o idealista chi, mosso dall’obiettivo di contrastare le concentrazioni estreme di reddito e ricchezza, auspica imposte sulle grandi ricchezze. Da Eticaeconomia

Perché chi, avendo l’obiettivo di contrastare le concentrazioni estreme di reddito e ricchezza, si dichiara favorevole a misure come le imposte sulla ricchezza e i tetti alle super-retribuzioni viene visto come un ingenuo o un idealista, mentre chi critica quelle politiche è considerato (e si ritiene) sobrio e ragionevole?

Nel mio recente libro Enough: Why it’s time to Abolish the Super Rich  sostengo che è vero esattamente il contrario. Un programma politico importante e trasformativo per ridistribuire e reindirizzare le fortune dai super-ricchi alla popolazione in generale sarebbe un modo ovvio, efficace e immediato per aumentare la prosperità di un gran numero di persone. Non si tratta di un argomento ideologicamente di sinistra. È la risposta logica che scaturisce da qualsiasi valutazione pragmatica dei modi e mezzi potenzialmente in grado di migliorare il tenore di vita generale; una questione che dovrebbe interessare l’intero spettro politico, anche gli elettori di centro e di destra.

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