La speranza è che il film sullo scienziato stimoli a riflettere sul grave pericolo esistenziale che l’arsenale atomico globale rappresenta ancora per tutti noi. Uscirà l’8 settembre per Altreconomia il libro«Disarmo nucleare»: l’evoluzione delle armi nucleari, i loro depositi in Europa e il pericolo della «teoria della deterrenza».
Autori Sezioni: Francesco Vignarca
Il mondo sovra-militarizzato, la pace sotto-finanziata
L’aumento annuale della spesa militare – ben 127 miliardi in più- ha di molto superato i mai raccolti 100 miliardi annui indicati dalle COP per affrontare i disastri della crisi climatica. Da il manifesto.
“La pace è la vittoria di cui abbiamo bisogno”
Europe for Peace: per l’anniversario dell’invasione russa, il 24 febbraio, torniamo in piazza in tutta Italia e in Europa. Da il manifesto.
La scelta delle armi a senso unico porta in un vicolo cieco
Il terribile conflitto armato in Ucraina è stato fin dal principio sfruttato per giustificare quello che nei fatti potrebbe diventare il più massiccio aumento di spesa militare globale degli ultimi 50 anni. Anche l’Italia mette a budget per il 2023 ben 26,5 miliardi di euro. Senza trasparenza sugli invii. Da il manifesto.
Milex: armi a Kiev già per 450 milioni
Almeno 450 milioni di euro è la cifra che l’Italia ha già dato da febbraio scorso per rifornire l’Ucraina di armamenti. In deroga alla legge 185 sulla trasparenza del commercio di armi.
Le strade della pace per uscire dalla guerra
In risposta a Luigi Manconi ricordiamo che il testo proposto da Europe For Peace come base per le iniziative al 21 al 23 ottobre non ha come obiettivo un’analisi della situazione. Si tratta di proposte rivolte al domani, a partire dal principio della protezione umanitaria.
Il complesso militare-industriale russo controllato dallo Stato
Nell’intricato scenario della crisi tra Ucraina e Russia val la pena evidenziare il ruolo importante del complesso militare-industriale russo. Da Valori.it
Controfinanziaria / Nel 2022 boom di spese militari
Superato il muro dei 25 miliardi nel budget per la Difesa con un aumento del 3,4% rispetto al 2021 e un balzo di quasi il 20% in 3 anni. Un miliardo in più per l’acquisto di nuovi armamenti: 8,27 miliardi complessivi (record storico).
Perché l’industria degli armamenti non conviene al Paese
Secondo uno studio del 2018 realizzato da Ambrosetti in collaborazione con Leonardo il comparto italiano di Aerospazio, Difesa e Sicurezza varrebbe nel complesso 13,5 miliardi di euro all’anno. Ma produrre armi non è utile a nessuno, neanche dal punto di vista economico. Da il manifesto.
F35 e non solo, la”casta” intoccabile
Il nano armato/Rinunciando ai cacciambordieri e tagliando benefit e supercompensi si potrebbero recuperare 4,5 miliardi, utili per affrontare le priorità del Paese