Il puzzle dei debiti pubblici dei paesi europei e le politiche, divergenti, nell’Unione per alleviarne il peso. Senza che siano state diradate le nubi sulle pressioni dei paesi cosiddetti “frugali” in funzione del patto di stabilità.
Il puzzle dei debiti pubblici dei paesi europei e le politiche, divergenti, nell’Unione per alleviarne il peso. Senza che siano state diradate le nubi sulle pressioni dei paesi cosiddetti “frugali” in funzione del patto di stabilità.
Regioni del Nord e del Sud, un’Europa sempre più divisa: le dinamiche dell’economia producono squilibri tra centri e periferie, ed è compito della politica affrontarli. Il nuovo libro di Gianfranco Viesti offre una mappa delle asimmetrie di oggi.
È online, scaricabile gratuitamente, la traduzione di Sbilanciamoci! del Rapporto EuroMemorandum 2021 “Un’agenda per la trasformazione socio-ecologica dell’Europa dopo la pandemia”: l’analisi della situazione economico-politica e le ricette per uscire dalla crisi Covid con un’Unione giusta e sostenibile.
La crisi pandemica si è manifestata in modo asimmetrico, colpendo con forza titanica consumi e reddito. In Italia si sovrappone a debolezze endogene e lasciti degli errori di austerity. Persino McKinsey ha capito che se non crescono i salari non ci sarà una solida ripresa. Ma non Confindustria.
L’equilibrio economico e finanziario nel mondo emerge dal Covid trasformato. Mentre l’asse industriale si sposta sempre più verso i paesi asiatici, un’indagine Mediobanca mette in luce l’enorme giro d’affari del settore “websoft”, dal quale l’Italia resta esclusa.
La finanza non è un videogioco. In molti hanno pensato che il libero accesso al mercato tramite le app di trading online possa aver dato finalmente l’occasione di “democratizzare” la finanza. Alessandro Messina, direttore di Banca Etica, ci ha spiegato come la realtà sia ben diversa.
Il Tesoro Usa con Janet Yellen ha lanciato la proposta di una tassazione minima mondiale. Le Big Tech e le altre corporation sarebbero così chiamate a dare un maggiore contributo ai piani anticrisi. E l’Europa? Finora sulla politica fiscale ha parlato molto e fatto niente.
Rilanciamo l’articolo, apparso sul sito di Azione nonviolenta, della Rete Italiana Pace e Disarmo sul Recovery Plan: non solo si contraddicono le finalità del Piano europeo per la ripresa, ma accantonando le proposte delle organizzazioni civiche (e del mondo del lavoro) si considera il settore militare, già finanziatissimo, come fattore di ripresa per il Paese.
Giovedì 8 aprile un dibattito online sul ruolo dello Stato nel dopo pandemia, promosso dalla Scuola Superiore Sant’Anna nell’ambito delle iniziative di disseminazione del progetto GroWInPro (alla cui rete di stakeholders aderisce Sbilanciamoci!). A partire dall’uscita di un libro a cura di Lisi e Frigerio.
«Il mercato rende liberi, ed altre bugie del neoliberismo», di Mauro Gallegati è piacevolmente leggibile anche da non economisti e fa venire in mente il Candide di Voltaire. Da il manifesto.
