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Autori Sezioni: Giulio Marcon

Deputato indipendente per Sinistra ecologia e libertà, presidente del Comitato tecnico scientifico della Scuola del sociale della Provincia di Roma. È stato tra gli ideatori e fondatori della campagna Sbilanciamoci! ha scritto “Le amiguità degli aiuti umanitari” (Feltrinelli 2002) e, con Mario Pianta, “Sbilanciamo l’economia” in corso di pubblicazione (Laterza 2013)

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Il crinale del terzo settore

Il terzo settore sta cambiando pelle. Mentre vent’anni fa rivendicava per sé il ruolo di soggetto politico non partitico, con un ruolo autonomo anche di critica e di proposta, oggi è sempre più un realizzatore di servizi e politiche a cui non contribuisce, che non elabora. Ma saper coniugare gestione e partecipazione è fondamentale per […]

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Genova vent’anni dopo

Fu un movimento vario e unitario, quello che si vide a Genova nel luglio di vent’anni fa, colpito duramente da una violenza da regime sudamericano. Volevano dare una lezione al movimento. Ma la lezione l’ha data il movimento, scoperchiando il vaso di pandora dell’ipocrisia di un governo violento e succube delle istituzioni finanziarie internazionali. Quel […]

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L’ultraliberismo al governo

Il governo ha appena nominato cinque consulenti per monitorare la realizzazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Tutti accomunati da una matrice culturale di stampo liberista e tecnocratico. Una scelta precisa, che indica chiaramente la direzione che si intende perseguire con il PNRR: quella sbagliata.

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Il richiamo dell’élite

Qualche giorno fa Draghi ha risposto alla proposta (malfatta e all’acqua di rose) del PD di aumentare modestamente la tassa sulle successioni sopra il milione di euro in questo modo: “Non è il momento di prendere, ma di dare”. Gli italiani che hanno un patrimonio di almeno 1 milione di euro sono poco più del […]

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PNRR: Spagna-Italia 2-0

L’Italia esce sconfitta nel confronto con la Spagna sui rispettivi Piani di Ripresa e Resilienza: mentre a Madrid, pur con alcuni limiti, si possono intravedere le premesse per un nuovo modello di sviluppo, il nostro PNRR assomiglia a una grande e affastellata manovra finanziaria, a cui mancano respiro e visione strategica.

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Manca il coraggio di cambiare

Nelle oltre 300 pagine del Piano di ripresa e resilienza, il Recovery Plan presentato alle Camere, le parole “competizione”, “concorrenza” e “impresa” ricorrono 257 volte: il doppio delle citazioni di “lavoro”; mentre “diseguaglianze” solo 7 volte. Il lessico è importante, infatti alle imprese vanno 50 miliardi, al lavoro solo 6,6. Un piano senza coraggio.

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Ripartire dalle città verdi

Le associazioni ambientaliste – e Sbilanciamoci con loro – hanno scritto al premier Draghi una lettera aperta per chiedere impegni più concreti verso la transizione ecologica nel Recovery Plan definitivo che il governo sta elaborando, dal trasporto locale alla minimizzazione del consumo di suolo. La lettera-appello, che propone la valorizzazione delle città verdi come spazi […]

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Il ministro dei contadini

L’occupazione delle terre abbandonate, la riforma agraria con la fine della mezzadria, la ricostruzione del brigantaggio come reazione alla miseria, fino alla battaglia per il divorzio: sono molti i lasciti politici del comunista calabrese Fausto Gullo che il libro di Giuseppe Pierino ricostruisce.