Un’Italia irriconoscibile. La sinistra del 2018 non è stata messa sotto da nessuno. Gli elettori si sono limitati a sfilarle accanto per andare altrove. Come si lascia una casa in rovina. ilmanifesto.it

Un’Italia irriconoscibile. La sinistra del 2018 non è stata messa sotto da nessuno. Gli elettori si sono limitati a sfilarle accanto per andare altrove. Come si lascia una casa in rovina. ilmanifesto.it
L’Italia del dopovoto/ Presentiamo qui una parte delle conclusioni del volume ‘Movement parties against austerity’ sul rapporto tra mobilitazioni sociali e nuovi partiti in Spagna, Grecia e Italia. Un contributo utile a interpretare le radici del risultato elettorale.
Giovanna Leone, Maurizio Franzini, Giuseppe Amari e Adolfo Pepe rileggono, da angolature diverse, il ruolo di Roosevelt nella trasformazione del capitalismo del secondo dopoguerra. Nel confronto sottinteso con l’oggi risalta il suo spirito riformista e umanista.
“L’Unione europea può ancora essere salvata? Le implicazioni di un’Europa a più velocità” questo il titolo del volume realizzato anche quest’anno dal Gruppo EuroMemo. Pubblichiamo la traduzione italiana, scaricabile in pdf
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Se gli elettori fossero chiamati ad esprimersi su ciò che è stato fatto nel corso della XVII legislatura, che cosa direbbero? Quali priorità dimenticate chiederebbero di affrontare? La Campagna Sbilanciamoci! ha realizzato il primo bilancio di fine legislatura.
È da poco uscito il libro che uno tra i massimi filosofi del diritto e della politica, Luigi Ferrajoli, dedica al tema cruciale dell’uguaglianza. E al modo in cui si può rifondare la legittimità delle nostre democrazie rappresentative in crisi
Fra le carte lasciate da Pietro Ingrao, Alberto Olivetti e Maria Luisa Boccia hanno trovato un manoscritto intitolato “Memoria”, appena pubblicato per le edizioni Ediesse. Fra il ritrovamento di questo lavoro e la morte di Ingrao nel 2015 sono passati diversi anni, ma il testo ha il carattere di un bilancio di vita
I crimini internazionali sono tanti, i processi sono pochi. L’effetto della giustizia penale internazionale, sia sotto il profilo repressivo che sotto quello preventivo, è finora stato modesto. Il libro edito da Castelvecchi
Dall’Unità in poi l’Italia ha compiuto un percorso “subottimale” ed è sempre cresciuta meno di quanto avrebbe potuto. Una recensione al volume curato da Vasta e Di Martino