In un’Europa flagellata dal Covid-19 è in atto un braccio di ferro sugli strumenti finanziari da adottare per sostenere gli Stati membri, e in particolare sulla possibilità di emettere titoli garantiti da tutta l’Eurozona. L’Italia è al centro della contesa. La posta in gioco è la sopravvivenza dell’Unione.
Archivio | Economia e finanza
Paul De Grauwe, senza coronabond l’Eurozona scomparirà
L’economista belga lancia in un intervista un duro monito nei confronti dei paesi del Nord Europa indisponibili a varare misure straordinarie di sostegno economico e finanziario agli Stati – Italia e Spagna in testa – più colpiti dall’epidemia. Dall’agenzia “Ansa”.
Il Coronavirus in un’Europa divisa e diseguale
Annamaria Simonazzi, Dario Guarascio, Giuseppe Celi
31 Marzo 2020 | Sezione: Economia e finanza, primo pianoLa crisi del 2008 aveva mostrato la disfunzionalità di un modello d’integrazione europea centrato su una divisione strutturale tra paesi del centro – Germania in testa – e della periferia. Con la pandemia la situazione si aggrava: se vuole sopravvivere, alla Ue serve una radicale riforma politico-economica.
La finanza globale balla sul Titanic
Malato da tempo, il sistema finanziario mondiale va incontro al baratro, insensibile agli allarmi e alla lezione della crisi del 2007. E l’epidemia di Covid è sul punto di assestare il colpo finale. Come salvare la finanza da se stessa, riconducendola al servizio dell’economia, della società, dell’ambiente.
Cosa potrebbe cambiare in peggio dopo il coronavirus
Cosa non siamo e cosa non vogliamo. Meglio sarebbe chiarire fin da subito il peggioramento che non vorremmo vedere una volta finita l’epidemia: dalla cementificazione delle grandi opere ad un approfondimento delle diseguaglianze, ad un più ampio digital divide.
Misurare il benessere dopo l’epidemia
La misurazione del benessere attraverso il BES sconta i limiti di una selezione non ottimale degli indicatori. Ad esempio, nessuno di essi misura la reazione del sistema sanitario a eventi di massa o è in grado di identificare la capacità di far fronte alla diffusione di epidemie. Ecco come rimediare.
Quanto costerà il vaccino contro il Covid-19?
Non si sa nulla sul vaccino contro il Covid-19, tranne che saranno le industrie farmaceutiche a metterlo sul mercato e fare profitti. Ma molti Stati hanno già investito grandi risorse, dalla ricerca di base ai test. Perché mai le conoscenze generate grazie al pubblico devono essere appropriate da privati?
Catene globali del contagio e politica industriale
Andrea Coveri, Claudio Cozza, Leopoldo Nascia
26 Marzo 2020 | Sezione: Economia e finanza, primo pianoLo shock economico della pandemia dipende dall’assetto dell’economia capitalistica mondiale in seguito alla globalizzazione neoliberista. Serve un approccio radicalmente diverso di politica industriale che colmi le asimmetrie strutturali tra le economie, verso uno sviluppo egualitario e cooperativo.
Coronavirus: una cura anche per il commercio globale
Mai come ora, di fronte al Covid, è urgente ricondurre il commercio globale in una strategia che metta al centro dell’agenda politica nazionale ed europea la giustizia sociale, la possibilità di lavorare e sostenersi dignitosamente, e la giustizia ambientale, la possibilità di avere un futuro sul pianeta.
L’Europa: che cosa fa, che cosa servirebbe
Sopravviverà l’Unione Europea all’epidemia di coronavirus? Il suo futuro si gioca sulla capacità di mettere subito in campo interventi strutturati e radicali di politica fiscale – eurobond, finanziamento diretto della spesa, investimenti pubblici – dell’ordine di grandezza pari all’8-10% del Pil europeo.