L’intervento di Sbilanciamoci! nel corso dell’audizione parlamentare sul DEF che si è tenuta lunedì 15 aprile presso le Commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato.
Risultato della ricerca "flat tax"
Un Def che fa tornare indietro il paese
Nelle prossime ore il Governo trasmetterà alle Camere il Documento di Economia e Finanza, e non si può che essere molto preoccupati: non c’è alcuna misura di rilancio dell’economia per il 2020. Tutto ciò che non va nel Def, e ciò che si dovrebbe fare per rilanciare il Paese.
Indicatori di benessere: evitare la retorica
Il PIL non è più sufficiente a misurare il benessere di un Paese. Servono strumenti nuovi: dall’impronta ecologica all’indice di felicità, dall’ecosistema urbano alla qualità regionale dello sviluppo di Sbilanciamoci! Ma il BES rischia di diventare un gadget delle politiche di bilancio, uno strumento di marketing con il quale avvalorare una retorica di governo della […]
Il cambiamento che non c’è
L’intervento integrale di Giulio Marcon pubblicato lo scorso 5 febbraio su iMec. Giornale metalmeccanico – il periodico di Fiom e Cgil nazionale.
“Cari M5S vi spiego perché avete sbagliato tutto”
L’economista Giovanni Dosi, a lungo consulente di Luigi Di Maio, boccia la politica economica dell’esecutivo gialloverde, a cominciare alla legge sul reddito di cittadinanza, e critica la «subalternità» a Salvini. L’Espresso
Il governo e l’economia politica del declino
Dalla formazione del governo Lega-M5S l’Italia è in lieve recessione. La politica economica è senza una direzione, tra mediazioni al ribasso con i “poteri forti” e ricerca di consenso tra i “perdenti”. Il declino, tratto di un mix “lib-pop”.
Establishment e populisti di destra uniti dal nazionalismo
I populisti di destra ed establishment si ritrovano uniti da neoliberismo, nazionalismo e militarismo. Riflessioni a partire da una pubblicazione di Transform! Europe, la fondazione della Sinistra Europea, a cui Sbilanciamoci! ha contribuito.
Una recessione annunciata
La Campagna Sbilanciamoci! l’aveva detto quando è stato presentato il Rapporto della Controfinanziaria alla fine di novembre: la recessione era dietro l’angolo. Ora, con le nuove previsioni dell’Istat sulla crescita del Pil nel quarto trimestre, quella previsione – purtroppo – è diventata realtà. E il governo ci ha messo del suo.
Una manovra bis all’orizzonte
A tre settimane dal varo della Legge di Bilancio, già mancano all’appello 5-6 miliardi di euro, ed è probabile che a primavera, dopo le europee, arrivi una manovra correttiva. La situazione internazionale non è rosea. Ma il governo ci ha messo del suo facendo il contrario di ciò che si sarebbe dovuto fare.
Partita male, finita peggio
Alla fine la Legge di bilancio risulta una pezza a colori: oltre all’espropriazione delle prerogative democratiche del Parlamento, le previsioni di crescita sono inattendibili (e già sono state ridotte dall’1,5% all’1% in poche settimane) e con la spada di Damocle dell’aumento dell’IVA la manovra risulta un oggetto non identificato. Recessiva per il 2020-21 per ammissione […]