Le nuove norme rischiano di rendere più opache, approssimative e fallaci le procedure. Venti associazioni ambientaliste chiedono un cambiamento radicale in materia di Valutazioni di impatto ambientale

Le nuove norme rischiano di rendere più opache, approssimative e fallaci le procedure. Venti associazioni ambientaliste chiedono un cambiamento radicale in materia di Valutazioni di impatto ambientale
Innovativa la strategia verso la sostenibilità. Ma restano ancora troppe autostrade e pezzi di alta velocità. Una analisi a tutto tondo delle misure previste dal nuovo Allegato Infrastrutture
La scelta rinnovabile senza perseguire una decrescita della domanda di energia, nei paesi sviluppati dell’occidente capitalistico, non riuscirà ad abbassare la febbre al pianeta
Oggi l’80% delle legislazioni nazionali in campo ambientale sono di derivazione comunitaria. Ma non è un patrimonio acquisito una volta per tutte. E c’è ancora molto da fare
Così il programma di “quantitative easing” varato dalla Banca centrale europea è andato a finanziare petrolio, auto fuori serie, autostrade, champagne e gioco d’azzardo. La denuncia di Corporate Europe
Le dichiarazioni del presidente Usa su riarmo – anche nucleare – e sull’annullamento dell’accordo di Parigi sul riscaldamento globale hanno spostato le lancette dell’orologio “apocalittico”
Il governo continua a trattare le rinnovabili come un “lusso” che non è possibile concedersi. Anche se i sussidi pubblici alle fonti “ambientalmente dannose” sono costantemente superiori a quelli erogati a favore di quelle “favorevoli”
L’accordo sul clima raggiunto alla COP21 di Parigi – siglato il 15 dicembre 2015 da 133 stati, firmato da 194 – è stato ratificato dagli Stati Uniti il 3 settembre 2016 ed è in vigore dal 4 novembre 2016
Senza una risposta adeguata alle priorità che alimentano la rivolta contro l’establishment, anche la comunità che lavora per un futuro ambientalmente sostenibile rischia di essere identificata come parte dell’élite lontana dai problemi dei cittadini
Il neopresidente degli Stati uniti ha inaugurato le sue politiche in materia di ambiente nominando Scott Pruitt – convinto e notorio negazionista del ruolo umano nel riscaldamento climatico – a capo dell’EPA, l’agenzia per la protezione ambientale. E annunciando la riduzione di oltre 3 mila posti di lavoro all’interno dell’Agenzia