Le misure economiche e sociali “d’emergenza” per far fronte alla pandemia emanate dal governo in queste settimane devono essere valutate anche alla luce della trasparenza delle scelte di bilancio. I risultati dell’Italia nell’ultimo Open Budget Survey sono un campanello d’allarme sulla carenza di partecipazione e controllo pubblico.
Autori Sezioni: Giulio Marcon
Deputato indipendente per Sinistra ecologia e libertà, presidente del Comitato tecnico scientifico della Scuola del sociale della Provincia di Roma. È stato tra gli ideatori e fondatori della campagna Sbilanciamoci! ha scritto “Le amiguità degli aiuti umanitari” (Feltrinelli 2002) e, con Mario Pianta, “Sbilanciamo l’economia” in corso di pubblicazione (Laterza 2013)
La tua firma per l’Italia che vogliamo
Il documento “In salute, giusta, sostenibile. L’Italia che vogliamo”, promosso da 42 studiosi e dirigenti di associazioni, sta già raccogliendo molte adesioni. L’obiettivo è avviare un grande dibattito pubblico sul futuro del Paese nel dopo-epidemia, con proposte concrete per il governo, le istituzioni, la politica.
Meno armi, più ospedali
Nel 2019 sono stati spesi nel mondo quasi 2mila miliardi di dollari in armi, mentre il bilancio dell’Oms è di poco più di due. In Italia aumentano le spese militari e, nel pieno dell’emergenza Covid-19, si conferma il programma d’acquisto degli F-35 ed è in arrivo una legge da 6 miliardi di euro in armamenti.
Una Commissione Beveridge per l’Italia
Come per la Gran Bretagna in piena seconda guerra mondiale, anche per l’Italia serve oggi una Commissione Beveridge che vari un ambizioso piano di ricostruzione del paese. Mettendo al centro gli investimenti pubblici, il welfare, la salute, il lavoro, l’ambiente per un nuovo modello di sviluppo equo, sostenibile, di qualità.
Le diseguaglianze si combattono anche con le tasse
La proposta Melilli-Del Rio di un contributo di solidarietà dai redditi che superano gli 80 mila euro annui ha destato una levata di scudi a destra e a sinistra. Eppure fino agli anni ’70 lo scaglione di redditi più alto pagava il 73% e non il 43 come oggi. Dal blog su Huffington Post.
Abbiamo bisogno di mascherine o di F35?
Con il nuovo decreto di Conte, il sistema industriale ha praticamente chiuso, rimangono in piedi le attività necessarie e indispensabili. Tra queste, secondo il governo, ci sono le fabbriche di armi, alle quali si dà la massima libertà di decidere ciò che gli fa comodo: inaccettabile. Da “Huffington Post”.
Il governo di fronte all’emergenza coronavirus
Il decreto “cura Italia” del governo contiene misure condivisibili. Manca però la consapevolezza che per affrontare una crisi sanitaria, economica e sociale destinata a protrarsi a lungo – in Italia, in Europa e nel mondo – è necessario un cambio di passo, con interventi e strumenti ben più radicali.
Emergenza coronavirus, fare di più
Le misure che sta prendendo il governo sono indispensabili ed inevitabili. La tutela della salute viene prima di tutto. Tuttavia, bisogna cercare di ridare ossigeno ad una economia che rischia il collasso.
Finanza (non) sostenibile
La finanza “sostenibile” sembra ormai essere diventata un must. La sostenibilità può davvero rianimare il nostro settore bancario in crisi e orientarlo verso un’economia decarbonizzata e al servizio dei diritti e del lavoro: basta che non sia l’ennesima operazione di marketing a vantaggio del “business as usual”.
È l’ora della politica industriale e degli investimenti pubblici
La produzione industriale italiana cala, l’export è in crisi, la domanda interna è asfittica, il debito sale. È urgente un cambio di passo, con un piano di investimenti pubblici, una cabina di regia per la politica industriale e il Green New Deal, una riforma fiscale e una politica dei redditi per chi ha di meno.