Da decenni la sanità pubblica viene de-finanziata. Quest’anno non va meglio e i pronto soccorso sono già al collasso da Nord a Sud. Operatori e sindacati in piazza. Sbilanciamoci! propone di portare la spesa al 7% del Pil.

Da decenni la sanità pubblica viene de-finanziata. Quest’anno non va meglio e i pronto soccorso sono già al collasso da Nord a Sud. Operatori e sindacati in piazza. Sbilanciamoci! propone di portare la spesa al 7% del Pil.
Intervista all’attivista Alexander Belik, dall’Estonia a Roma per la Campagna obiezione alla guerra di Un Ponte Per e Movimento Nonviolento. Da il manifesto.
La legge di bilancio del governo Meloni propone un’economia retriva che avvantaggia corporazioni e privilegiati. Noi presenteremo alla Camera il 21 dicembre la nostra Controfinanziaria che disegna un’Italia diversa, che punta ad una economia sostenibile e a investimenti massicci nella sanità pubblica, nell’istruzione, nella lotta alle diseguaglianze e che chiede di ridurre le spese militari.
Non servono rappresaglie da parte di Kiev e neanche fomentare il nazionalismo patriottico: così si avvalora l’idea che l’avversario sia la Russia e non un manipolo di satrapi al potere. Da il manifesto.
Servirebbero 400 milioni – e non 150 fino al 2024 – per far fare servizio civile ai 71 mila giovani idonei. “Su questo e cooperazione scelte inaccettabili” per Marcon.
The war that started with a Russian invasion might be ended by an armistice rather than a formal peace treaty. Dal Financial Times.
La Commissione ha presentato una riforma del Patto di Stabilità. Parte dalla presa d’atto che la riduzione del debito non può avvenire a scapito degli investimenti necessari per affrontare le sfide del futuro. Rimangono però i vecchi pilastri e non si contempla un bilancio pubblico europeo.
Un lettore propone di organizzare addirittura una simultanea su canali tv e circuiti cinematografici con “Joyeux Noël – Una verità dimenticata dalla storia”, commovente racconto delle tregue spontanee e delle celebrazioni tra nemici che avvennero nella Notte Santa del primo anno della Grande Guerra. Chi ha il coraggio di aderire? Read more
L’inflazione in Italia è oggi all’11,8% e nei primi nove mesi del 2022 i salari reali hanno perso 6,6 punti percentuali. Il governo ha finora speso 62,8 miliardi di euro per compensare gli aumenti dei prezzi, ma le politiche non affrontano le radici e le conseguenze dell’inflazione.
In Italia le politiche per affrontare l’inflazione si sono limitate ai sussidi per famiglie e imprese, senza affrontare le cause profonde nei mercati dell’energia e neanche le conseguenze sulla caduta dei redditi reali, la contrattazione salariale, l’aumento delle disuguaglianze.