Il nuovo programma nucleare italiano sfida le decisioni di due referendum popolari (non populisti) del 1987 e del 2011, e dimentica i problemi irrisolti delle scorie nucleari che già ci sono, colpiscono la salute e non sappiamo dove metterle.

Il nuovo programma nucleare italiano sfida le decisioni di due referendum popolari (non populisti) del 1987 e del 2011, e dimentica i problemi irrisolti delle scorie nucleari che già ci sono, colpiscono la salute e non sappiamo dove metterle.
Riflessioni a caldo sulla vittoria di Trump da Baltimora, Maryland, dietro uno dei pezzetti di muro democratico non ancora crollati. E dove gli elettori repubblicani, molto impoveriti, hanno paura soprattutto di una nuova recessione.
Donald Trump torna alla Casa bianca con la maggioranza del voto popolare, trova un Congresso repubblicano e la Corte Suprema già ultraconservatrice. I segnali dello spostamento a destra c’erano prima del voto, ora l’agenda di Trump segnerà la nuova fase della politica interna e internazionale.
Lacunosa e poco trasparente, la manovra di quest’anno non è allineata al Dpb mandato alla Commissione. È infarcita di bonus e tagli fiscali che non è chiaro quanto finiranno per impattare sul funzionamento dello Stato, dalla scuola alla sanità, e sicuramente non creeranno investimenti.
Il liceo Mamiani nei turbolenti anni Settanta a Roma, i golpe in Cile e in Grecia, poi il ritorno da Genova e l’amicizia ritrovata, il suo rigore d’indagine sui dossier scottanti delle battaglie ambientaliste. Il ricordo di un amico caro: Stefano Lenzi.
La manovra economico-finanziaria proposta dal Governo Meloni è modesta, iniqua, regressiva: questo il giudizio della Campagna Sbilanciamoci! espresso in occasione dell’audizione presso le Commissioni Bilancio di Camera e Senato. La traccia dell’intervento del Portavoce Giulio Marcon.
E’ mancato Stefano Lenzi. Ha collaborato per 20 anni con la campagna Sbilanciamoci, lavorava con il Wwf seguendo le relazioni istituzionali. Ne ricordiamo sempre la lealtà e la disponibilità, la grande capacità di lavoro, l’umanità sensibile.
L’Intelligenza Artificiale è vorace di energia e le Big tech si stanno orientando verso il nucleare. L’Europa lo inserisce nell’elenco delle energie pulite. In Italia, tra appetiti di BlackRock sulle vecchie centrali dismesse e nuove startup, il governo punta sui mini reattori modulari.
I Big Tech o Gafam (Google, Apple, Meta, Amazon e Microsoft) hanno introiti più ingenti del Pil di Stati come Svezia o Israele. Ma pagano poche tasse e nel 40% dei casi in paradisi fiscali. Ora però la partita passa dai malleabili G20 e Ocse alle Nazioni Unite.
La corsa all’oro bianco, il litio, fondamentale per le batterie delle auto e per gli accumulatori per le rinnovabili oltre che per computer, smartphone e industria della difesa, è partita anche per l’Italia. Vediamo di cosa si tratta con il geologo del Cnr Andrea Dini.