Alla vigilia degli “stati generali”, l’ex presidente del Consiglio invita le migliori energie a unirsi per disegnare il futuro sotto la regia dello Stato. Bisogna sconfiggere la convinzione, secondo cui niente può cambiare. Da Collettiva.it

Alla vigilia degli “stati generali”, l’ex presidente del Consiglio invita le migliori energie a unirsi per disegnare il futuro sotto la regia dello Stato. Bisogna sconfiggere la convinzione, secondo cui niente può cambiare. Da Collettiva.it
Il piano di Colao, dal sapore tecnocratico e liberista, è deludente, lacunoso e sbagliato. E’ deludente perché manca di coraggio e visione di un paese diverso, limitandosi alla rassegna di misure micro ed eterogenee non raccordate in un disegno strategico. Mancano le priorità.
Sono 126 mila i laureati espatriati dopo il 2011. E ora c’è il serio rischio di un crollo delle immatricolazioni oltre il 20 per cento. I 278 milioni di euro in più del decreto Rilancio non basteranno. Servono risorse a lungo termine, fine del numero chiuso e della frammentazione competitiva.
Tutto ci serve in questa fase meno che un evento di facciata. La commissione Beveridge ci mise un anno e mezzo per chiudere il suo piano nel secondo dopoguerra. Non abbiamo tutto questo tempo. Diamoci però tre mesi per un percorso condiviso, partecipato. Dal blog su HuffPost.
È fortunatamente naufragato l’annuncio di istituire una guardia civica di cassintegrati, disoccupati, percettori di reddito di cittadinanza, volontari per i controlli della movida. Ma resta il suo messaggio irricevibile e sbagliato: non servono 60mila guardie civiche, ma 60mila operatori socio-sanitari e assistenti sociali per le tantissime persone non autosufficienti.
Il decreto Rilancio rischia di essere l’occasione mancata per una nuova politica economica. Le proposte sono sul tappeto: un’Agenzia nazionale per lo sviluppo e la politica industriale, un vero Green New Deal guidato dagli investimenti pubblici, una fiscalità che riduca le diseguaglianze e colpisca grandi patrimoni e rendite, investimenti massicci su welfare, ricerca, scuola e […]
Le difficoltà economiche causate della crisi sanitaria del Covid-19 saranno di una dimensione mai vista in precedenza in Italia. Quali saranno i settori e i territori più colpiti? Quali gli effetti sull’occupazione? Soprattutto, quale futuro ci aspetta dopo la pandemia?
Aziendalizzazione della sanità pubblica, prevenzione affossata, servizi territoriali svuotati. Tutto in favore dei privati convenzionati. Sono le premesse della Waterloo lombarda nella lotta al Covid-19. Da Left.
Le imprese italiane possiedono un patrimonio tra i più elevati del Gruppo dei 7. Il 20 per cento più ricco delle famiglie possiede 6 trilioni di euro, pur nel ristagno dell’economia da Covid-19. Da il manifesto.
Secondo una schiera di liberisti, lo Stato dovrebbe mettere solo dare sgravi fiscali, finanziamenti a pioggia, salvare banche e aziende e lasciar fare al mercato. L’appello “L’Italia che vogliamo” pensa che serva a stabilire confini e modalità. Dal blog su Huffington Post.