La crisi del coronavirus avrà un impatto enorme sui concetti di lavoro e socialità. Il libro “Lavorare è una parola” riunisce molti contributi per il futuro a partire dal mezzo secolo della legge 300 e dalla sua rivoluzione.

La crisi del coronavirus avrà un impatto enorme sui concetti di lavoro e socialità. Il libro “Lavorare è una parola” riunisce molti contributi per il futuro a partire dal mezzo secolo della legge 300 e dalla sua rivoluzione.
Sul prossimo decreto da 55 miliardi si stanno abbattendo 2.800 emendamenti. Molti con il vecchio refrain liberistico che ha prodotto tassi di crescita da prefisso telefonico e precarizzazione. Diverso deve essere il ruolo dello Stato: più condizionalità al credito per le imprese, per una fase 2 sostenibile, libera dalle mafie.
Il secondo appuntamento con i webinar di Sbilanciamoci!, realizzati in collaborazione con Attiviamo Energie Positive, insieme a Gulio Marcon portavoce della Campagna Sbilanciamoci! e Gabriele Polo. Si è parlato di lavoro, crisi economica, investimenti pubblici e degli scenari che si prospettano al tempo del coronavirus. Il podcast è già disponibile qui per essere riascoltato.
Spesso grandi conquiste dei lavoratori avvengono dopo uno shock di sistema, come le otto ore che furono conquistate dopo la prima guerra mondiale e l’epidemia di spagnola. E’ il momento di tornare a chiedere una riduzione di orario di lavoro. Anche per modificare il cosa e il come si produce, innovando.
In base allo studio curato da Nomisma con la Cgil nelle imprese dove è presente un accordo poco più della meta degli addetti ne usufruisce e il 70% esprime giudizio positivo. Ghiselli: “Tutto il sistema va ripensato”. Da Rassegna sindacale.
Terza e ultima parte. Dopo un anno di conflitto durissimo viene siglato nel dicembre ’69 il contratto nazionale dei metalmeccanici, conquistando molti diritti presto codificati dallo Statuto dei Lavoratori. Una grande lezione dal movimento operaio.
Pamphlet e manuale sullo sviluppo dei modelli organizzativi “L’ecosistema della formazione”, Egea, si confronta con le nuove sfide tecnologiche e i ritardi imprenditoriali.
Seconda parte. Alla Fiat, con le elezioni di Commissione interna del dicembre ’68 che vedono l’affermazione della Fiom, le cose cominciano a cambiare a favore dei lavoratori.
50 anni dopo, la storia in 3 parti di una straordinaria stagione di conflitto che ha aperto la strada alla democratizzazione del lavoro e della società. Prima parte: alla fine dei ’60, mentre comincia a soffiare il vento della contestazione, alla Fiat di Torino regna il terrore di Valletta&Co…
La vicenda dell’Ilva mostra la condizione del Paese, tra totale inerzia e paralisi politico-amministrativa, da una parte, e interventismo senza regole dall’altra. Oggi l’impianto rischia la chiusura definitiva: qual è il quadro nazionale e internazionale e quali sono gli scenari futuri.