Tra i quindici paradisi fiscali societari più aggressivi al mondo ci sono 4 paesi europei. Anche perché l’Unione Europea ha scelto di contrastare solo i paradisi fiscali all’esterno dei suoi confini

Tra i quindici paradisi fiscali societari più aggressivi al mondo ci sono 4 paesi europei. Anche perché l’Unione Europea ha scelto di contrastare solo i paradisi fiscali all’esterno dei suoi confini
Il Parlamento europeo il 15 febbraio scorso ha approvato il trattato di liberalizzazione commerciale con il Canada CETA. Ma chi beneficia davvero dell’aumento del commercio globale?
La più grande banca tedesca sta precipitando verso un abisso dal quale potrebbe riuscire a salvarla solo il governo di Berlino e quindi i contribuenti tedeschi
Il progetto di unione era nato a suo tempo per rafforzare il sistema finanziario europeo ma fino ad ora non ha affrontato nessuna delle lezioni scaturite dalla crisi economica
Nell’Italia dello “zero virgola” l’Europa è matrigna ma i governi hanno fatto la loro parte. E non si vede una classe dirigente capace di prendere in mano la situazione e imprimere la sterzata che sarebbe necessaria
Il rimborso integrale dei piccoli risparmiatori, come avvenuto recentemente nel caso Monte Paschi, è sbagliato sotto molti punti di vista perché spezza il pilastro su cui poggia la stessa esistenza di un mercato finanziario
Dalla Brexit alla divisione tra Nord e Sud alle politica in materia di migrazioni. La crisi del processo di integrazione europeo nel rapporto Euromemorandum 2017 che verrà presentato a Roma il 16 marzo
The election of Donald Trump to the US Presidency as well as the seemingly inexorable ascendency of right-wing populism in Europe has raised troubling questions about the future of democracy. Which is the relationship between global inequality and the future of capitalism and democracy? www.socialeurope.eu
Aperte le iscrizioni per l’11-12 marzo, per la prima edizione locale del seminario ideato e organizzato da Sbilanciamoci! e Openpolis. Obiettivo: imparare a leggere i bilanci pubblici locali
Per il presidente della Bce l’euro non è più irreversibile, e questo è un cambiamento di grande rilievo. Chi esce però deve “pagare il conto”. E secondo le stime il conto per l’Italia ammonterebbe a 200 miliardi