Meloni: «3 miliardi in più». In realtà la spesa per i servizi sanitari cala al 6,3% del Pil. Le opposizioni: «Illusionismo». I cittadini extra Ue dovranno pagare 2.000 euro per l’iscrizione volontaria al Servizio sanitario nazionale.

Meloni: «3 miliardi in più». In realtà la spesa per i servizi sanitari cala al 6,3% del Pil. Le opposizioni: «Illusionismo». I cittadini extra Ue dovranno pagare 2.000 euro per l’iscrizione volontaria al Servizio sanitario nazionale.
Guerra, petrolio più caro, inflazione: la risposta del governo è una manovra che non affronta alcun nodo e si concentra sul cuneo fiscale che riduce i costi alle imprese e offre modestissimi aumenti dei salari nominali: sussidi pubblici rimpiazzano la scarsa capacità delle imprese di far crescere la produttività.
Andrea Fumagalli, Paolo Maranzano, Roberto Romano
5 Ottobre 2023 | Sezione: Economia e finanza, primo pianoDall’analisi della Nadef la legge di bilancio “muoverà” 30 miliardi ma avrà un impatto di appena 0,2% del Pil. Perché? In osservanza ai precetti neoliberisti e in barba alla Costituzione il governo ha l’obiettivo solo di tagliare le tasse, mentre dovrebbe aiutare la transizione e aumentare la coesione sociale.
Disuguaglianze. Fed: i super Paperoni possiedono il 53,8% di tutti i fondi e le azioni in mano agli statunitensi. Al 90% delle famiglie 4.190 miliardi. Da Il Sole 24 ore.
In un e-book edito da Sbilanciamoci (ora scaricabile qui) un gruppo di economisti spiega i rischi della flat tax e del ritorno ai condoni agli evasori, come quello sui registratori di cassa, dell’esecutivo guidato da Giorgia Meloni. E le proposte alternative della Campagna Tax The Rich.
Si parla molto di tassa degli extraprofitti bancari, bisognerebbe parlare di più – e intervenire – sulla finanza speculativa che è sempre più centrale nel funzionamento delle banche e mina l’altra funzione, quella di finanziare l’economia reale.
La “policrisi” europea è il tema della conferenza annuale di EuroMemorandum che si tiene il 27 e 28 settembre all’Università ‘Parthenope’ di Napoli. Da trent’anni il gruppo di economisti elabora un rapporto sulle alternative alle politiche europee, che Sbilanciamoci! traduce ogni anno.
Districarsi nella crisi tedesca non è facile. Al centro va messa la questione dell’auto, industria strettamente legata alle componentistica italiana. Di sicuro la crisi è europea, riguarda la guerra in Ucraina, ma anche l’incapacità dimostrata finora dall’Europa di capire quale strada intraprendere, stretta tra Cina e Usa.
Il governo rivendicherà il suo programma e la sua (lenta) implementazione, mentre i conti dicono che c’è poco spazio, per le minori entrate fiscali. Anche da eventuali privatizzazioni non si aspetta più di un miliardo. È noto però che la spesa pubblica è molto più efficace della riduzione delle tasse. Da il manifesto.
Le analisi contenute nel libro “Tax the Rich”, presentato all’Altra Cernobbio in anteprima e scaricabile come e-book, sono uno strumento di lavoro per continuare la mobilitazione sulle nostre 5 proposte per tassare le grandi ricchezze e reperire le risorse per welfare, sanità e ridurre le diseguaglianze.