La Ferrari lancia il suv ‘Purosangue’ e nel primo giorno seimila clienti lo prenotano al prezzo di 450 mila euro. Un veicolo che nasce vecchio, solo con motore a benzina, un giocattolo per super-ricchi.
Autori Sezioni: Guglielmo Ragozzino
Guglielmo Ragozzino scrive attualmente sul manifesto e cura l’edizione italiana di Le Monde diplomatique e dei testi collegati, come gli Atlanti su geopolitica e ambiente. E’ stato redattore di Problemi del socialismo, la rivista di Lelio Basso, ha poi diretto Fabbrica e stato, rivista della sinistra sindacale e in seguito Politica ed Economia. Ha curato la pubblicazione di “Cent’anni dopo”, dialogo sulla Cgil tra Vittorio Foa e Guglielmo Epifani (edizioni Einaudi, 2006) e inoltre ha scritto insieme a Gb Zorzoli un libro sul petrolio, “Un mondo in riserva” (Franco Muzzio Editore, 2006).
Il partito unico della ricchezza intoccabile
In Italia la ricchezza privata cresce del 50% in dieci anni, mentre crescono povertà e disuguaglianze. Ma non si può toccare, nemmeno quando si trasmette per eredità. Le tasse, la politica e i partiti si devono inchinare al totem della “Roba”.
Riletture 6/ Cernobyl e il rischio nucleare
Nel 36esimo anniversario dell’esplosione del reattore tre a Chernobyl, il 26 aprile, un’ispezione AIEA ha certificato radioattività “normale” ma anche il fatto che durante l’avanzata russa è stato sfiorato un incidente mentre preoccupa la situazione dell’altra centrale di Zaporizhzhia. Qui gli impegni del 2000.
Riletture 5/ Vivere nel cratere di Cernobyl
Arrivano conferme della contaminazione dei militari russi che si sono accampati senza protezioni alle porte del sarcofago della centrale. Mosca ha sempre negato i rischi e anche i dati medici dei bambini di Chernobyl ospitati e curati in Italia non sono mai stati tracciati, come dice questo reportage del 2000.
Riletture 4/ Le radiazioni uccisero 150 mila persone
Mentre arrivano notizie di 7 bus di militari russi evacuati in Bielorussia dalla zona di esclusione di Chernobyl perché contaminati dalle radiazioni, riproponiamo una intervista all’ecologo Beliavski, testimone del dopo-esplosione del reattore 4.
Riletture/3 Cernobyl, il mostro non può morire
La centrale nucleare e le atomiche ucraine, il racconto della notte dell’esplosione, il museo con le foto dei bambini e dei paesi morti nel reportage dell’inviato del manifesto nel marzo 2000.
Riletture/2 La nube radioattiva su Kiev
La storia della centrale di Pripiat e del miracolo di San Michele che salvò Kiev, e se volete anche della fine dell’Urss, nel racconto di Valeria, che quel giorno era bambina.
Riletture: Chernobyl, l’altra tragedia ucraina
Il racconto dell’inviato de il manifesto a Chernobyl 14 anni dopo il collasso del reattore 4: sole scintillante, vento, neve e 1238 milli-roentgen sopra il mostro ancora vivo. Stipendi da fame, ricordi radioattivi.
I ponti leggeri di Carlo Donolo
Franco Angeli pubblica il libro postumo di Carlo Donolo: una riflessione profonda e attualissima che si snoda ‘su ponti leggeri’, alla ricerca di istituzioni e idee all’altezza della complessità dei nostri tempi. Il prezioso lascito di un pensatore colto e generoso, un punto di riferimento per Sbilanciamoci!
L’uguaglianza come obiettivo
Un certo numero di studi, da Piketty all’ultimo rapporto Oxfam, parlano delle diseguaglianze. Ma i ricchi non sono tutti uguali e neanche i poveri. E di questi studi bisogna analizzare gli assunti teorici, l’impostazione e alla fin fine l’approdo. Per noi, la sinistra, le diseguaglianze non si ridurranno nel tempo in maniera automatica, anzi.