Socialismo di mercato o “capitalismo assoluto”? La natura del sistema cinese è oggetto di intensa discussione. Due libri appena pubblicati esplorano le trasformazioni di imprese e mercati da un lato, e delle forme di controllo politico dall’altro.

Socialismo di mercato o “capitalismo assoluto”? La natura del sistema cinese è oggetto di intensa discussione. Due libri appena pubblicati esplorano le trasformazioni di imprese e mercati da un lato, e delle forme di controllo politico dall’altro.
Il vero vaccino contro le pandemie è il cambiamento delle scelte politiche, economiche e dei nostri stili di vita. Serve una nuova alleanza fra umani, altri animali, il Pianeta: una società senza discriminazioni fondate sulla diversità di specie è un modello di convivenza e una soluzione per la ripartenza.
Termini come spread o Quantitative Easing hanno ormai invaso la stampa, i telegiornali e perfino i profili di Facebook. Eppure l’economia non viene insegnata a scuola e pochissimi cittadini hanno gli strumenti per orientarsi con un minimo di consapevolezza in queste tematiche. È ora che le cose cambino.
Il problema dell’armonizzazione fiscale e della lotta all’elusione delle multinazionali all’interno dell’Unione Europea non può più essere rimandato. Occorre far leva sulla trasparenza e la reputazione delle imprese. Da “Social Europe”.
Rilanciamo l’appello apparso in contemporanea su “il manifesto” e altre 40 testate internazionali il 15 maggio scorso, con cui oltre 3mila accademici di 650 università del mondo chiedono una democratizzazione e demercificazione del lavoro, in una prospettiva di sostenibilità e risanamento ambientale.
L’Italia che vogliamo/Per evitare che siano le fasce più deboli della popolazione a pagare i costi della crisi da Covid-19 è urgente una riforma fiscale in chiave fortemente progressiva e redistributiva, che combatta elusione ed evasione, colpisca profitti e rendite, armonizzi i sistemi impositivi in Europa.
È disponibile il video del webinar di Sbilanciamoci! “L’Europa che vogliamo” di venerdì 29 maggio: quattro economisti a confronto sull’Europa che servirebbe e sulle prospettive per l’Italia: Giovanni Dosi, Mario Pianta, Francesco Saraceno e Annamaria Simonazzi.
La retorica che oppone le formiche del Nord Europa, operose e risparmiatrici, alle cicale del Sud, spendaccione e sfaticate, è tornata in voga con le parole del ministro delle Finanze dei Paesi Bassi in occasione dello scorso Eurogruppo di aprile. Ma proprio il caso olandese mostra la sua infondatezza.
La pandemia ha scatenato una drammatica crisi economica e finanziaria in Europa. Per affrontarla serve una svolta nella politica monetaria dell’Ue. Tutte le strade che la Bce potrebbe percorrere, dalle più convenzionali alle più alternative. Corte Costituzionale tedesca permettendo.
Volentieri segnaliamo e rilanciamo la recensione di Giso Amendola sulle colonne de “il manifesto” all’e-book di Sbilanciamoci! “L’epidemia che ferma il mondo. Economia e società al tempo del coronavirus”, gratuitamente scaricabile su questo sito.