Il profilo di salute dell’Ucraina già prima dell’invasione russa era, purtroppo, tra i peggiori del vecchio continente. La ricostruzione del tessuto sociale lacerato non è scontata, né immediata dopo la fine della guerra. Da Scienza in Rete.

Il profilo di salute dell’Ucraina già prima dell’invasione russa era, purtroppo, tra i peggiori del vecchio continente. La ricostruzione del tessuto sociale lacerato non è scontata, né immediata dopo la fine della guerra. Da Scienza in Rete.
Chi aggredisce i pacifisti contrari all’invio di armi in Ucraina fa finta di dimenticare che i russi combattono anche con armi che arrivano dall’Italia. Da sempre i pacifisti si battono per limitare il commercio di armi. La Camera invece vuole portare al 2% del Pil la spesa militare, una vergogna.
Le conseguenze della guerra in Ucraina vanno analizzate considerando le lezioni degli storici della ‘lunga durata’, come Fernand Braudel, e le spinte al ritorno di stretti legami euro-asiatici tra Cina, Russia e i paesi della Via della Seta.
Una trattativa implica concessioni da tutte le parti in gioco. Puntare al cambio di regime è invece un modo per far proseguire la guerra senza prevedere una via d’uscita che non sia la vittoria totale dell’Occidente. Una strada pericolosa. Da Rivista Il Mulino.
There is good reason to focus on the oligarchs supporting the Kremlin. But do American multi-billionaires and Saudi princes enjoy less political clout, stash less money abroad, and use their influence any better? Da Project Syndicate.
Le difficoltà incontrate dall’offensiva russa, il volume di armi affluite in Ucraina e il tenore delle relazioni diplomatiche ci parlano di una guerra che ha ogni probabilità di essere lunga. Da Domani.
Stiamo uscendo da uno shock economico eccezionale, la pandemia, passando per un conflitto bellico in Europa, abbiamo l’opportunità del PNRR, con i suoi 270 miliardi di euro. Il ruolo delle banche sarà cruciale. Questi i temi in discussione al secondo incontro del ciclo Money 4 Nothing, mercoledì 30 marzo.
La centrale nucleare e le atomiche ucraine, il racconto della notte dell’esplosione, il museo con le foto dei bambini e dei paesi morti nel reportage dell’inviato del manifesto nel marzo 2000.
I pacifisti, in Italia e altrove, hanno reagito subito all’invasione russa dell’Ucraina: milioni di persone nel mondo hanno partecipato a manifestazioni e proteste. Oltre la richiesta di fermare la guerra c’è l’idea che la sicurezza non si protegge con le armi, va costruito un ordine internazionale di pace.
Per fermare la guerra in Ucraina e le derive autoritarie in molti paesi è importante costruire una campagna comune tra attivisti per la pace e i diritti umani in occidente, in Russia e in Ucraina. Serve un nuovo sistema di sicurezza paneuropeo fondato sulla sicurezza umana e sulla democrazia piuttosto che sulle armi.