Il crollo di febbraio è enormemente maggiore rispetto a quello dell’altra influenza, e superiore anche a quello dello scoppio della bolla dei subprime. Da “Internazionale”.

Il crollo di febbraio è enormemente maggiore rispetto a quello dell’altra influenza, e superiore anche a quello dello scoppio della bolla dei subprime. Da “Internazionale”.
Coronavirus, crisi economica e come uscirne
La rapida diffusione del coronavirus sta avendo e avrà un fortissimo impatto negativo in Italia, in Europa e nel resto del mondo. Tutto ciò in un sistema politico ed economico-finanziario europeo e globale che appare incapace di gestire la crisi.
L’emergenza coronavirus rischia di mandare definitivamente al tappeto il nostro sistema sociale, economico e produttivo. La Campagna Sbilanciamoci! chiede con urgenza che il Governo intervenga in Italia e in Europa su sei fronti per uscire dalla crisi.
Una vera parità di genere passa da una radicale riforma del sistema tributario, con un nuovo patto fiscale globale che tocchi le multinazionali e le grandi ricchezze. L’appello del Direttore Esecutivo della Global Initiative for Economic, Social and Cultural Rights.
CGIL-Confederazione Generale Italiana del Lavoro
10 Marzo 2020 | Sezione: Economia e finanza, Materiali, Nella reteEmergenza Covid-19: che fare? Le proposte della Cgil per superare un momento difficile e dalle gravi conseguenze per il nostro sistema economico. Dal sito della Cgil.
Le misure che sta prendendo il governo sono indispensabili ed inevitabili. La tutela della salute viene prima di tutto. Tuttavia, bisogna cercare di ridare ossigeno ad una economia che rischia il collasso.
The economists Anne Case and Angus Deaton first published their research on “deaths of despair” five years ago: white working-class Americans in their 40s and 50s were dying of suicide, alcoholism and drug abuse. Dal New York Times.
Per Sbilanciamoci! -0.9% del PIL nel 2020: a rischio 250 mila posti di lavoro. Subito interventi di spesa per 25 miliardi di euro. Anticipare il DEF al 30 marzo.
Di recente il clima politico a Bruxelles sembra molto cambiato. E’ caduto, almeno in parte, l’anatema verso la politica industriale a livello europeo. Ma il salto in avanti adeguato per un’Europa in grado di riprogettarsi ancora non si vede.