Un tassello dopo l’altro, i provvedimenti del governo perseguono un indirizzo preciso: quello dello “Stato minimo”, con la cessione ai privati di tutte le funzioni del settore pubblico
Archivio | Marzo, 2016
Free education, lo studio non è un lusso
In Italia negli ultimi 15 anni quasi tre milioni di studenti non hanno terminato le scuole superiori. Una campagna per chiedere al governo che la formazione sia considerata un investimento sociale
Newsletter n.465 – 15 marzo 2016
Le alternative di Euromemorandum alle crisi d’Europa
A State-Powered Green Revolution
Discussions about building a green future tend to focus on the need to improve the generation of energy from renewable sources. But that is just the first step. Better mechanisms for storing and releasing that energy are also critical. And, contrary to popular belief, it is the public sector that is leading the way toward […]
Europe at a Crossroads – Near Futures Online
NEAR FUTURES ONLINE, the online companion of Zone Books’ Near Futures series, is a forum dedicated to the analysis of the challenges borne out of national governments’ and international institutions’ responses to some critical events nearfuturesonline.org
La bolla monetaria di Mario Draghi
Le nuove misure espansive annunciate dalla BCE sono un implicito riconoscimento che il Quantitative Easing non funziona e che la politica monetaria finanzia soprattutto l’inflazione dei valori finanziari
L’Europa delle crisi. Le alternative di Euromemorandum
La crisi economica, la sfida democratica, le migrazioni, la disoccupazione giovanile e il Trattato transatlantico. Un’analisi a tutto campo delle crisi che attraversano l’Unione. E qualche proposta per ripartire. Scarica il Rapporto.
La fine del “sogno” inglese
La crescita rallenta e l’occupazione è sempre più precaria e mal remunerata. Un Report svela i problemi strutturali dell’economia britannica, nonostante i trionfalismi del governo
Innovazione, Italia fanalino di coda
Nonostante la crescita del 6,1% dei brevetti depositati tra il 2014 e il 2015, la quota percentuale sul totale vede l’Italia su un modesto 2%, contro valori dell’11% della Cina, dell’11% della Germania, e del 24% degli Stati Uniti
Draghi e la sfida alla Bundesbank
In Germania, la mossa della Bce riaprirà lo scontro fra Merkel e gli anti-euro: se questi ultimi riuscissero a prevalere potrebbe essere la fine della moneta unica e forse nel modo per noi meno peggiore