Quando cambierà l’assetto parlamentare in Italia? E soprattutto come cambierà? E in questo quadro semi-democratico probabilmente andremo al voto nel 2020.

Quando cambierà l’assetto parlamentare in Italia? E soprattutto come cambierà? E in questo quadro semi-democratico probabilmente andremo al voto nel 2020.
Un’analisi originale e una ricerca inedita che combina moneta, finanza e struttura produttiva. Con lampi di genio e un consapevole utopismo.
Ue al bivio/A 40anni dalla prima elezione del Parlamento europeo serve capire quali siano le aspettative di crescita dell’Unione. Affinità e divergenze tra i casi Italia e Germania.
L’anomalia italiana è data da un sistema del tirare a campare, dove lo Stato oberato dal debito non investe in ricerca e così le Pmi e le poche grandi aziende perdono la sfida della rivoluzione 4.0.
Il destino di Unicredit si lega alla crisi delle tedesche Commerzbank e Deutsche Bank e alla possibile fusione con Société Générale. La punta dell’iceberg del riassetto del sistema bancario europeo e mondiale.
Le imprese nostrane comprano macchinari quanto e più degli altri Paesi nel mentre cresce l’avanzo commerciale della Germania sull’Italia proprio nei beni capitali. ilmanifesto.it
L’Italia primo Paese del G7 ad aderire alla Via della Seta. Alle pressioni per impedire un cambio di posizionamento a favore di Pechino, si contrappongono le spinte per l’apertura di nuovi mercati. Una partita globale, dall’esito incerto.
Tria lancia un pacchetto di incentivi alle imprese ma è Berlino a condurre i giochi nell’Euro-area. Così anche la Via della seta risulta uno sbocco per la Cina e per la Germania.
Meno di metà delle donne italiane in età da lavoro ha un impiego. Se si eguagliasse la media europea del 62,3% , il Pil italiano potrebbe aumentare aumentare di 88 miliardi di euro annui. Bloomberg.com
Rilanciare la domanda tramite investimenti in infrastrutture, nuove tecnologie, ricerca. Sono i punti suggeriti dal DIW di Berlino all’Italia nel suo Weekly Report dal titolo “Italy must foster high growth industries”. Ma sono sufficienti?