I leader mondiali a Nairobi si sono rifiutati di avviare lo stop all’inquinamento marino da plastica. Al 2030 rischiamo che aumenti del 50% il CO2 da plastica e di tre volte per il suo incenerimento. L’impegno dell’Italia.

I leader mondiali a Nairobi si sono rifiutati di avviare lo stop all’inquinamento marino da plastica. Al 2030 rischiamo che aumenti del 50% il CO2 da plastica e di tre volte per il suo incenerimento. L’impegno dell’Italia.
L’Italia primo Paese del G7 ad aderire alla Via della Seta. Alle pressioni per impedire un cambio di posizionamento a favore di Pechino, si contrappongono le spinte per l’apertura di nuovi mercati. Una partita globale, dall’esito incerto.
Tria lancia un pacchetto di incentivi alle imprese ma è Berlino a condurre i giochi nell’Euro-area. Così anche la Via della seta risulta uno sbocco per la Cina e per la Germania.
Trump riduce il budget per la Nato, ma aumenta l’export di armi. Al posto degli accordi sul clima è con il riarmo che Usa, ma anche Germania e Francia, finanziano industrie per uscire dalla crisi più grave dal ’29.
Sanders, Ocasio-Cortez, Warren, O’Rourke si confrontano per le primarie democratiche. Negli Usa torna a echeggiare la parola “socialismo”. Ma quali sono i programmi più a sinistra dei democratici?.
Rilanciare la domanda tramite investimenti in infrastrutture, nuove tecnologie, ricerca. Sono i punti suggeriti dal DIW di Berlino all’Italia nel suo Weekly Report dal titolo “Italy must foster high growth industries”. Ma sono sufficienti?
Per uscire dalla recessione e per salvare l’euro occorre mettere fine alla moderazione salariale e promuovere una politica economica continentale centrata sulla crescita dei salari.
Impiegare sulle linee produttive robot è ormai più economico che utilizzarvi persone e questo anche nei Paesi dove il costo del lavoro è estremamente basso. Le novità nel dibattito sull’influenza dell’innovazione digitale nella divisione del lavoro.
Bisogna analizzare a fondo l’analisi costi-benefici della Torino-Lione, altrimenti il rischio è che tutto il lavoro fatto venga sepolto per il prevalere di posizioni ideologiche e irresponsabili.
Due questioni agitano la sinistra inglese, la Brexit – analizzata qui accanto nell’articolo di Mary Kaldor – e la polemica sull’antisemitismo. Qui si ricostruiscono i fatti e il dibattito il corso.