Unisciti alla lotta contro lo sfruttamento agricolo e per un’agricoltura solidale, equa e sostenibile. Affianca le Brigate del Lavoro della FLAI-CGIL nei luoghi simbolo del caporalato. 4 date, 3 regioni (Lazio, Puglia, Veneto), un solo obiettivo.

Unisciti alla lotta contro lo sfruttamento agricolo e per un’agricoltura solidale, equa e sostenibile. Affianca le Brigate del Lavoro della FLAI-CGIL nei luoghi simbolo del caporalato. 4 date, 3 regioni (Lazio, Puglia, Veneto), un solo obiettivo.
L’esame dei flussi elettorali di questo voto europeo ci restituisce un’Italia segnata da molte linee di frattura, soprattutto centro-periferia. In questa foto la destra meloniana e salviniana non è ancora egemone ma tutto è molto fluido, mentre avanza il temibile disegno del premierato.
Il quotidiano della Linke tedesca, Neues Deutschland, ha pubblicato l’8-9 giugno scorso nello speciale Die Woche, quest’intervista a Luciana Castellina sulle elezioni europee, la proposta di negoziati sulla guerra Ucraina-Russia e il futuro della sinistra.
Un faro su Industria Italiana Autobus. Vecchie e nuove cordate, italiane ed estere, se ne contendono la proprietà, di fronte al disimpegno del governo rispetto al futuro dell’unica azienda pubblica nel nostro paese che produce autobus, con 2 stabilimenti e 600 dipendenti in Campania e Emilia-Romagna.
Gli atenei del Sud e delle sedi periferiche del Centro-Nord hanno subìto un grave ridimensionamento per effetto delle politiche che hanno ridotto i finanziamenti e dell’emigrazione degli studenti verso le grandi università. Rischiano ora di perdere il loro ruolo in territori sempre più marginali.
Le elezioni europee si tengono sullo sfondo dei paralleli tra lo sbarco in Normandia di 80 anni fa e una guerra in Ucraina sempre più pericolosa. Politici e media ignorano le possibilità di un negoziato, proposto da più parti, l’unica via per mettere fine al conflitto.
Appena pubblicata l’ultima edizione dell’Open Budget Survey, importante Rapporto indipendente sulla trasparenza, l’apertura e il controllo dei bilanci statali in 125 Paesi. Nonostante qualche miglioramento rispetto al passato, la situazione globale non è affatto buona. E l’Italia non fa eccezione.
Sono passati dieci anni dalla riforma del mercato del lavoro che va sotto il nome di Jobs Act, che è stata il definitivo sbarco in Italia della flexsecurity. Gli effetti sono stati devastanti, non solo per i lavoratori, ma per l’intero sistema produttivo. Lo dicono anche Fmi e Banca d’Italia.
Da tempo gli ucraini colpiscono oltre il confine russo. L’obiettivo Nato sembra essere una gestione più accorta di quanto è già in atto: bilanciare l’equazione delle risorse e impedire al momentum russo di culminare. Nel frattempo, di tavolo negoziale non si parla.
Al governo gli ambientalisti non piacciono. Non li convoca, perché “sovversivi”, al comitato tecnico sul nuovo codice dell’ambiente, li lascia fuori dai cancelli nelle perlustrazioni delle aree del Ponte. E ora vuole condannarli a 25 anni di carcere se protestano contro “grandi opere infrastrutturali”. Un quarto di secolo.