Il discorso pubblico sembra monopolizzato dal ministro delle ruspe. La sua propaganda non è nuova ma questa volta sembra avere un consenso maggioritario nel Paese. Controbattere online ogni Twitter e battuta non ha senso, l’unica via è ribaltare l’agenda. Indispensabile è radunare le forze dell’opposizione sociale democratica delle varie città, fare rete e ribaltare l’ordine […]
Archivio | Politica
Lega e M5S rischiano di fare cappotto
Nella simulazione sulla base dei risultati del 4 marzo l’ipotetica alleanza tra M5s e Lega consentirebbe ai due partiti di conquistare all’incirca il 90% dei seggi nelle due camere. www.cattaneo.org
Resistere senza i metalmeccanici
In una società sempre più frammentata, impoverita, incattivita – causa il suo abbandono da parte della politica – e in cui il potenziale d’intimidazione della classe operaia sembra esaurito, la democrazia è a rischio.
Lib-pop: il piano gialloverde
Un grave equivoco circola in Europa: si pensa che in Italia stia nascendo un inedito governo populista. In realtà la Lega è già stata al governo con Berlusconi, ma sono soprattutto le scelte economiche a dare l’impronta al programma del governo gialloverde.
Lavoro e politica, inchiesta sulle classi popolari
Chi è il popolo, cosa vuole, come si rappresenta. Inchiesta di un gruppo di ricercatori nelle periferie di quattro grandi città, battute tra novembre e marzo attraverso focus group e interviste in profondità.
25 aprile 2018: un giorno che guarda al futuro
Liberazione. Una parola splendida. Solo leggerla e pronunciarla fa bene, dà speranza, apre un orizzonte, rinvia a un sogno di cambiamento, a un presente e a un futuro che rompono i vincoli della sopraffazione.
Sinistra: cinque cose da cambiare
Per ricostruire un insediamento sociale, identità collettive – alternative a quelle illusorie offerte da M5S e Lega agli elettori in fuga dalla sinistra – e una rappresentanza politica dei ‘perdenti’: quel 90% di italiani che sta peggio di 20 fa.
Le macerie della sinistra
L’Italia del dopovoto/ La sinistra è stata sconfitta nelle urne perché non è stata credibile. LeU è progetto sconfitto, ma resta l’esigenza della costruzione di una forza unitaria di sinistra.
Riorientare lo sguardo: di lato
L’Italia del dopovoto/ Il dibattito pre-elettorale ha seguito un’agenda imposta e un linguaggio sloganistico, ignorando temi fondamentali. Gli astenuti restano al 27%. Ora serve uno sguardo nuovo, più obliquo.
La sinistra se n’è andata da sé
Un’Italia irriconoscibile. La sinistra del 2018 non è stata messa sotto da nessuno. Gli elettori si sono limitati a sfilarle accanto per andare altrove. Come si lascia una casa in rovina. ilmanifesto.it