Si tornano a cavalcare i cavalli di battaglia della meritocrazia e dell’attacco al pubblico impiego, del superamento della distinzione destra-sinistra, del neoliberismo anti-redistributivo: una risposta nel merito ai “nuovisti”.

Si tornano a cavalcare i cavalli di battaglia della meritocrazia e dell’attacco al pubblico impiego, del superamento della distinzione destra-sinistra, del neoliberismo anti-redistributivo: una risposta nel merito ai “nuovisti”.
Il primo ministro Giuseppe Conte riunisce una nuova coalizione e respinge il nazionalismo e il fervore anti-immigrazione dei partiti di destra.
Pubblichiamo il video di un colloquio tra il nuovo Ministro del Sud Giuseppe Provenzano e il portavoce della Campagna Sbilanciamoci! Giulio Marcon: come far ripartire il Mezzogiorno e il Paese, il ruolo delle politiche e degli investimenti pubblici, il progetto sbagliato e dannoso dell’autonomia differenziata targato Lega.
Con l’insediamento del “Conte-bis” si apre una fase politica che promette di essere diversa rispetto a quella del precedente governo giallo-verde. Ma alla bontà di alcuni punti del programma e di alcuni nuovi ministri fanno da contraltare le ombre e le incognite su decreti sicurezza, spese militari, investimenti pubblici, sistema fiscale e bancario.
In poco più di un anno, dal governo del cambiamento siamo passati al cambiamento del governo. Dalla prima fallimentare fase di questa legislatura, all’insegna di liberismo e populismo, ci attendiamo una seconda fase fondata sulla democrazia, sui diritti sociali e su un modello di sviluppo sostenibile.
La Lega di Salvini, come altre forze in giro per il mondo, ha riunito un nuovo blocco di destra, capace di rispolverare le politiche liberiste in crisi attraverso l’identificazione di un nemico «esterno».
L’intervento di Rossana Rossanda al convegno su Antonio Banfi in Senato. «In piena guerra, leggemmo le 16 pagine di Antonio Banfi su quale fosse la scelta morale: pronunciarsi contro il proprio Paese o difendere il regime repubblichino».
Tra fabbriche che chiudono o delocalizzano, Pil stagnante, disoccupazione, debito pubblico e spread altissimi, assenza di investimenti pubblici strategici, politiche economiche e fiscali miopi e dannose, il possibile imminente scoppio di una nuova bolla speculativa, l’economia italiana sta per fare “boom”: come evitare il botto.
Quando cambierà l’assetto parlamentare in Italia? E soprattutto come cambierà? E in questo quadro semi-democratico probabilmente andremo al voto nel 2020.
Dopo le europee, la resa dei conti al governo. Con il rilancio della Lega su flat tax, decreto Sicurezza-bis e autonomia differenziata si profila un sovversivismo di governo che potrebbe cambiare la costituzione materiale del Paese, mettendo a rischio i fondamenti democratici della convivenza civile.