Le stime dell’Unione europea sulla nostra situazione economica sono molto negative e preannunciano l’apertura di una procedura d’infrazione: aumenta la disoccupazione, cresce il debito pubblico, calano i consumi, ristagna il Pil. È urgente invertire la rotta, adottando ricette radicalmente diverse rispetto a quelle del governo.
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Perché l’Italia è in declino
L’anomalia italiana è data da un sistema del tirare a campare, dove lo Stato oberato dal debito non investe in ricerca e così le Pmi e le poche grandi aziende perdono la sfida della rivoluzione 4.0.
Movimenti del terzo settore sotto attacco
Sabato scorso l’Avvenire ha opportunamente dedicato due pagine all’attacco che il terzo settore (e i diritti sociali che rappresenta) sta subendo da questo governo. Non solo il terzo settore, ma tutti i corpi intermedi e con essi i movimenti, il sindacato, le associazioni, la società civile – quella indipendente – che si organizza.
Il diritto del finanzcapitalismo
Scontro tra due concezioni del diritto: da un lato il costituzionalismo, dall’altro il diritto del finanzcapitalismo, che esprime la nuda materialità dei rapporti di forza.
Radio Radicale e il “libero mercato” della cultura
Il mondo della politica decreta la morte del pluralismo e della libertà d’informazione a vantaggio di un oligopolio. Il caso Radio Radicale dimostra che la sfera culturale va sottratta al mercato.
Quale pensiero critico per la sinistra?
Le correnti teoriche, gli autori, le opere più importanti della galassia della sinistra dopo l’89: nel nuovo libro del filosofo Giorgio Cesarale una cartografia ragionata del pensiero critico contemporaneo che struttura il campo dell’alternativa al capitalismo neoliberale.
Barca: “Il capitalismo? Va ridiscusso, serve radicalità”
A partire dalle sue 15 proposte l’ex ministro dice: “Si deve ricominciare ad incidere sui meccanismi di formazione della ricchezza”. Micromega
Diseguaglianze e populisti: legame da scindere
I flussi elettorali 2018 dimostrano che la disuguaglianza è stata il motore che ha alimentato l’ascesa populista. Ma le élite economiche progressiste l’hanno perso di vista.
Basta con l’Alitalia
L’ultimo salvataggio è costato allo Stato 900 milioni di euro di prestito, ma la compagnia di bandiera ha di nuovo il fiato corto. Mentre soci (Easyjet) si sfilano o non si impegnano (Delta), il governo vuole buttare nel braciere Fs, forse in attesa dell’arrivo dei cinesi.
L’autonomia che fa male alla crescita
La proposta sull’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario in discussione in Parlamento è destinata ad aumentare le già insostenibili disuguaglianze territoriali nel nostro Paese, in termini di crescita economica, istruzione e opportunità.