La rete A Pieno Regime annuncia il corteo di sabato 31 maggio: «Sarà il più grande di opposizione al governo». 110 bus e 3 treni verso Roma, adesione anche di «Stop Rearm Ue» verso il 21 giugno (quindi anche Sbilanciamoci).

La rete A Pieno Regime annuncia il corteo di sabato 31 maggio: «Sarà il più grande di opposizione al governo». 110 bus e 3 treni verso Roma, adesione anche di «Stop Rearm Ue» verso il 21 giugno (quindi anche Sbilanciamoci).
Ciò che stupisce nelle appena svolte elezioni comunali a Ravenna è la pressoché totale marginalità nel dibattito pubblico del progetto Ravenna CCS, per uno dei più grandi hub europei di confinamento geologico della CO2, attraverso la iniezione del gas serra nei giacimenti di gas esausti dell’Adriatico.
Un altro Perché Sì al referendum: contro la mafia che si annida nei subappalti a catena. Intervista allo storico delle mafie Enzo Ciconte su Mattarella, le deroghe di Salvini, Saviano, Meloni, i porti, Trump e le grandi opere come il fantomatico Ponte di Messina.
La demercificazione del lavoro è sempre andata insieme alla democratizzazione della società. Per questo la battaglia dei referendum lanciata dalla Cgil è soprattutto una battaglia di democrazia, contro l’abulia della crisi della partecipazione. L’analisi della fondazione Di Vittorio sugli effetti del Jobs Act.
Torino e Milano hanno sfilato sotto la pioggia, Bari, Cagliari e Palermo alla mattina, lunghi cortei a Firenze e Roma. In tutto si calcola che 80 mila persone abbiano manifestato sabato 26 ottobre per fermare le guerre e il riarmo.
La vicenda di Industria Italiana Autobus, unica fabbrica pubblica di bus nel nostro paese, si è chiusa con la privatizzazione e la svendita di un asset strategico per la mobilità sostenibile e il trasporto pubblico locale. Ce ne parla il nuovo podcast dell’Alleanza Clima Lavoro, a cura di Massimo Alberti
A un anno dall’inizio della guerra in Ucraina, oltre alla marcia Perugia Assisi in notturna, nel week end del 24 febbraio già molte città – in Italia ma anche in Europa e negli Usa – hanno raccolto l’invito per iniziative che tornino a chiedere l’apertura di uno spazio per negoziati.
L’inflazione in Italia è oggi all’11,8% e nei primi nove mesi del 2022 i salari reali hanno perso 6,6 punti percentuali. Il governo ha finora speso 62,8 miliardi di euro per compensare gli aumenti dei prezzi, ma le politiche non affrontano le radici e le conseguenze dell’inflazione.
Le scelte del governo Meloni penalizzano il sistema dell’istruzione pubblica, settore strategico per lo sviluppo futuro del Paese. L’unica novità è l’aumento degli stanziamenti per le paritarie. Ecco le proposte alternative inserite nella contro-manovra di Sbilanciamoci!.
Nella guerra in Ucraina le ragioni della pace e del pacifismo devono essere ascoltate. Luciana Castellina le racconta in un videointervista esclusiva per Sbilanciamoci!