Lavoro, reddito, disuguaglianze, tasse e molto altro. In vista delle elezioni politiche del 4 marzo prossimo Sbilanciamoci! prova a lanciare una serie di proposte per cambiare l’ordine delle cose
Archivio | Gennaio, 2018
Disuguaglianze, una cura possibile
Sbilanciamo le elezioni/ Anche in Italia siamo di fronte a una disuguaglianza che sembra espressione di un sistema fortemente oligarchico, che si alimenta del perverso funzionamento di istituzioni che sempre meno appaiono idonee a svolgere il ruolo di garanti dell’efficienza e dell’equità
Il REI è un passo avanti ma molto resta da fare
Sbilanciamo le elezioni/Complessivamente, lo spazio delle politiche contro la povertà nell’architettura complessiva della politica sociale è ancora insufficiente. L’universalismo dovrebbe esserne il principio cardine
Il lavoro, quello sconosciuto
Sbilanciamo le elezioni/Al di là dei periodici sussulti alla presentazione dei dati statistici sull’occupazione il progressivo deterioramento delle condizioni di lavoro in atto nel paese non sembra scuotere la nostra classe politica
Newsletter n.541 – 23 gennaio 2018
Il ruolo dello Stato al tempo dell’economia digitale
Chi mangia nel mondo le fette più grandi
Cento economisti, tra cui Thomas Piketty, hanno elaborato un rapporto sulle disuguaglianze: quanto sono forti, in quali paesi e gruppi di paesi. Medio Oriente, India e Brasile in vetta. L’Europa è ancora l’area meno diseguale, ma anche qui il trend è in aumento
Il ruolo dello Stato al tempo dell’economia digitale
Con le attuali trasformazioni tecnologiche socializzare la ricchezza prodotta è l’unica strada per stabilire un equilibrio tra produzione e consumo ed evitare catastrofi sociali infinitamente peggiori di quelle già in atto
Franceschini, l’Attila della cultura
Un folto gruppo di intellettuali e ex soprintendenti ha diffuso un manifesto durissimo contro l’intera politica dei beni culturali. Una politica mirata solo alla “valorizzazione”, cioè a far soldi, che trascura del tutto la tutela
L’illusione dell’equilibrio
Se la crisi non ha veramente cambiato la cultura economica dominante né la politica economica (con l’eccezione del primo Obama), vi possono essere ragioni legate alla distribuzione del reddito e della ricchezza. La prefazione al nuovo libro di Roberto Romano e Stefano Lucarelli
Gratuità dell’istruzione universitaria, perché sì
Una analisi a tutto tondo del perché la gratuità dell’istruzione universitaria è un buon principio. La gratuità degli studi universitari esiste in numerosi paesi europei ed è stata cavallo di battaglia di svariati movimenti studenteschi