La dispersione dei salari in Italia è stata ricondotta in letteratura, al pari della dispersione di produttività, a molteplici fattori che vanno dal cambiamento tecnologico alla partecipazione ai mercati internazionali. Ma così vengono sottovalutati altri fattori, quali il tasso di sindacalizzazione, in Italia e altrove.
Autori Sezioni: Valeria Cirillo
La caduta del potere d’acquisto dei salari in Italia
Sono necessarie azioni immediate ed energiche per la difesa del potere di acquisto dei salari, a partire dal rinnovo dei contratti collettivi e dall’introduzione di un salario minimo indicizzato all’inflazione. A cominciare dai circa tre milioni di lavoratori che in Italia percepiscono una retribuzione oraria inferiore ai 9 euro.
Un piano per il futuro dell’ex Gkn
Con la collaborazione di docenti, ricercatori e ricercatrici della Scuola Superiore Sant’Anna, dalla lotta del collettivo degli operai e delle operaie della fabbrica ex Gkn arriva un piano per la reindustriualizzazione del sito produttivo di Firenze. In un libro, qui la prefazione.
Più povero e precario, il lavoro dopo il Covid
Nel nuovo numero de “Il Mulino” dedicato a “l’Italia dei divari” si documentano – tra i molti contributi – le trasformazioni recenti del lavoro in Italia: il calo degli occupati stabili, la polarizzazione territoriale e di genere, l’impoverimento dei salari.
L’operaio digitalizzato e la fabbrica 4.0
Il lavoro umano nella trasformazione tecnologica e produttiva in corso resta fondamentale, con buona pace del mito della fabbrica completamente automatizzata. Nel libro-inchiesta “Il lavoro operaio digitalizzato”, che sarà presentato a Bologna il 24 gennaio, come cambiano gerarchie, tempi, responsabilità.
Lavoratori non-standard e protezione sociale: il caso piattaforme digitali
Nel 2015 nei paesi OCSE un lavoratore su tre aveva un contratto di lavoro non-standard. Ma accessibilità, adeguatezza e volontà di contribuire a schemi di protezione sociale dipendono molto dalla forma contrattuale (standard versus non-standard) con cui si è occupati.
Quota cento, opzione donna La politica che non ci vede
Pensioni: chi beneficierà della quota cento e quanto l’opzione donna aiuta davvero le lavoratrici? Un’analisi di genere delle nuove politiche previdenziali. ingegnere.it
Mind the wage gap
L’incremento della flessibilità nel mercato del lavoro italiano si accompagna a un aumento del gap salariale tra lavoratori a tempo indeterminato e determinato.
Ricerca, la notte del precariato
Il 29 settembre si è celebrata la cosiddetta “Notte della Ricerca” universitaria. Un evento promosso dall’Unione europea che ha mancato di evidenziare le condizioni di lavoro precarie della maggioranza delle lavoratrici e dei lavoratori del settore
Il Jobs Act alla resa dei conti
I dati più recenti confermano che la nuova occupazione creata dal Jobs Act è in buona parte a tempo ridotto, concentrata in coorti anziane e, soprattutto, in settori a bassa intensità tecnologica