Da Campobello di Mazara parte la Carovana per un’economia di pace, con un’iniziativa contro il caporalato e per i diritti dei lavoratori migranti.

Da Campobello di Mazara parte la Carovana per un’economia di pace, con un’iniziativa contro il caporalato e per i diritti dei lavoratori migranti.
Venerdì 10 e sabato 11 ottobre alla Fondazione Feltrinelli di Milano la seconda edizione del Festival dell’Economia Critica, dedicata al tema “Capitalismo di Stato, stato del capitalismo”. Sbilanciamoci! partner dell’evento.
Centinaia di migliaia di persone si sono radunate in cortei spontanei in varie città italiane (10 mila a Roma verso Palazzo Chigi) dopo che le barche della Global Sumud Flotilla sono state attaccate dalla Marina israeliana in acque internazionali. Venerdì sciopero generale nazionale per Cgil e Usb.
Il 7 ottobre esce in libreria “La fine di Israele”. Il collasso del sionismo e la pace possibile in Palestina di Ilan Pappé, un contributo fondamentale per capire l’insostenibilità del progetto sionista e la via possibile per un futuro di pace in Palestina.
Centinaia di migliaia in piazza in tutta Italia per la Palestina: una mobilitazione pacifica e storica contro guerra, genocidio e complicità del governo. Una mobilitazione necessaria, enorme.
Sfruttamento nei campi, caporalato, isolamento. Ma anche diritti, dignità, partecipazione. Scegli da che parte stare. Affianca le Brigate del Lavoro della FLAI-CGIL nelle regioni simbolo dello sfruttamento agricolo. Cinque tappe tra settembre e gennaio. L’obiettivo è sempre lo stesso: restituire voce e diritti a chi lavora la terra.
Appello dei sindacati e delle organizzazioni della società civile contro la carestia e il genocidio a Gaza e a sostegno della Freedom Flotilla. Richiesta di donazioni come contributo economico alla flotta che cercherà di rompere l’embargo.
Con un atto senza precedenti e rischiando il licenziamento oltre 1.700 funzionari Ue scrivono a von der Leyen e Kallas una lettera urgente su Gaza. Scrivono che siamo alle soglie dell’annientamento della popolazione, che i lanci aerei sono palliativi e che l’Europa deve interrompere la cooperazione con Israele.
Sbilanciamoci! condanna l’attacco statunitense a Teheran e chiede al governo italiano di non offrire alcun supporto militare, né logistico né operativo. No all’uso delle basi italiane, no al sorvolo dello spazio aereo: l’Italia si schieri per la pace, non per la guerra.
“La posta in gioco è alta e non riguarda solo la Palestina”, dice l’appello con cui le reti di Stop ReArm Europe invitano a convergere nella manifestazione nazionale del 21 giugno a Roma, giorno del vertice Nato a L’Aja sul riarmo europeo. L’Europa muore con Gaza e l’impunità di Israele.