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Autori Sezioni: Redazione

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Brigate del Lavoro: un’iniziativa contro il caporalato

Sfruttamento nei campi, caporalato, isolamento. Ma anche diritti, dignità, partecipazione. Scegli da che parte stare. Affianca le Brigate del Lavoro della FLAI-CGIL nelle regioni simbolo dello sfruttamento agricolo. Cinque tappe tra settembre e gennaio. L’obiettivo è sempre lo stesso: restituire voce e diritti a chi lavora la terra.

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Lettera su Gaza dei funzionari Ue 

Con un atto senza precedenti e rischiando il licenziamento oltre 1.700 funzionari Ue scrivono a von der Leyen e Kallas una lettera urgente su Gaza. Scrivono che siamo alle soglie dell’annientamento della popolazione, che i lanci aerei sono palliativi e che l’Europa deve interrompere la cooperazione con Israele.

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Una bandiera della pace ad ogni finestra

Sbilanciamoci! condanna l’attacco statunitense a Teheran e chiede al governo italiano di non offrire alcun supporto militare, né logistico né operativo. No all’uso delle basi italiane, no al sorvolo dello spazio aereo: l’Italia si schieri per la pace, non per la guerra.

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Guerra, armi, genocidio: No in piazza a Roma il 21 giugno

“La posta in gioco è alta e non riguarda solo la Palestina”, dice l’appello con cui le reti di Stop ReArm Europe invitano a convergere nella manifestazione nazionale del 21 giugno a Roma, giorno del vertice Nato a L’Aja sul riarmo europeo. L’Europa muore con Gaza e l’impunità di Israele.

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A Napoli la seconda Assemblea nazionale del Social Forum dell’Abitare

Dal 22 al 24 maggio 2025, la città di Napoli ospiterà la seconda Assemblea nazionale del Social Forum dell’Abitare, un appuntamento per chi lotta per il diritto alla casa, per politiche urbane giuste e inclusive, per città a misura di tutte e tutti. Anche quest’anno, tra i promotori dell’iniziativa c’è Sbilanciamoci!

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Tra crisi e transizione: l’automotive italiano al bivio

Uno studio commissionato da ECCO e Transport&Environment Italia analizza gli impatti della mancata transizione del settore auto. Senza politiche per la mobilità elettrica, la produzione italiana al 2030 sarà più che dimezzata, con decine di migliaia di posti di lavoro persi e una spesa pubblica di centinaia di milioni di euro per la cassa integrazione.