Draghi’s reform programme will probably guide whatever coalition government emerges from the September 25 elections. Draghi’s programme, written in haste, it was scarcely discussed by parliament or country. Da Financial Times.
Draghi’s reform programme will probably guide whatever coalition government emerges from the September 25 elections. Draghi’s programme, written in haste, it was scarcely discussed by parliament or country. Da Financial Times.
Una stima dei risultati assumendo che i sondaggi rilevino correttamente le attuali intenzioni di voto, che la coalizione di centrosinistra includa tutte le forze politiche vicine al PD (tranne il M5S) e che la distribuzione territoriale dei consensi rifletta quella registrata alle Europee del 2019. Da Istituto Cattaneo.
As president of the European Central Bank, Mario Draghi saved the euro. In my estimation, this makes him history’s greatest central banker.But this time Italy’s crisis may well prove more intractable than the euro crisis of the early 2010s. The Italian crisis has very little to do with fiscal profligacy or general incompetence; as I […]
Ms. Meloni, who skillfully blends fears of civilizational decline with folksy anecdotes about her relationships with her family, God and Italy itself, her party carries the symbol adopted by defeated lieutenants of the Mussolini regime and describes itself as “post-fascist. Dal New York Times
The time has come to negotiate a ceasefire and launch serious peace talks. This includes negotiations between Ukraine and Russia to decide the fate of Russian-occupied territories. Da Project Syndicate.
Centocinquant’anni di economia italiana riesaminati con nuovi dati e con uno sguardo che non si ferma al PIL, esplorando la complessità dello sviluppo, dei divari, degli squilibri e dell’attuale stagnazione del paese. Un’anticipazione dal libro di Ardeni e Gallegati ‘Alla ricerca dello sviluppo’.
Inchiesta sulle nuove forniture milionarie dell’Italia e dell’Unione europea per bloccare e respingere le persone. Dalla Libia alla rotta balcanica, a scapito dei diritti umani. Da Altreconomia.
Il documento finale della Cop 26 appare il peggiore che si potesse immaginare. Spariscono l’impegno tassativo al mantenimento della temperatura sotto 1,5 gradi entro il 2030 e i 100 miliardi per i paesi in via di sviluppo. L’Italia tra i peggiori. Cingolani torna sul nucleare e si sfila dall’accordo sull’automotive.
Il gettito della tassa sui big digitali verrà scontato dai colossi quando partirà l’imposta minima globale del 15%. Pagheranno meno di ora in Itala. Da Il Fatto.
I cinque scenari futuri ipotizzati dall’Ipcc e il contributo dell’Europa e dell’Italia al riscaldamento globale. Dobbiamo ridurre le emissioni di gas serra del 3,2% l’anno da qui al 2030. Addirittura del 7% fino al 2050 per raggiungere l’obiettivo zero emissioni. E il metano non dà una mano.
