Si tornano a cavalcare i cavalli di battaglia della meritocrazia e dell’attacco al pubblico impiego, del superamento della distinzione destra-sinistra, del neoliberismo anti-redistributivo: una risposta nel merito ai “nuovisti”.

Si tornano a cavalcare i cavalli di battaglia della meritocrazia e dell’attacco al pubblico impiego, del superamento della distinzione destra-sinistra, del neoliberismo anti-redistributivo: una risposta nel merito ai “nuovisti”.
Le proposte della Campagna Sbilanciamoci! per le linee del documento di programmazione economica del governo. Si chiede un “Green New Deal” e un grande piano per welfare, istruzione e sanità, pari a un punto di Pil. Trovando le risorse senza aumentare le tasse.
L’obiettivo dell’UE al 2030 consiste nella riduzione del 40% di emissioni climalteranti. Per raggiungerlo i governi, Italia compresa, dovrebbero adottare piani per la transizione alla mobilità sostenibile, privilegiando il trasporto pubblico locale.
A un passo dalla Legge di Bilancio, il dibattito sulle priorità e le misure di politica fiscale del Governo assume un’importanza fondamentale. Scongiurata la sciagura della flat tax, rimangono i problemi legati ai vincoli europei di bilancio, alla sterilizzazione delle clausole di salvaguardia, alla riforma dell’Irpef.
Per sterilizzare gli aumenti dell’Iva servono 23 miliardi, ma almeno parte di questi soldi servirebbe per investimenti e welfare, mentre basterebbe rimodulare le aliquote per non impattare sui consumi. E anche sul cuneo fiscale servirebbe più lungimiranza.
Con il “Conte-bis” la prima buona notizia è l’addio alla flat tax. Ma sono molti i nodi irrisolti di politica economica partendo dal necessario superamento dell’approccio neoliberista: redistribuzione del reddito, investimenti, riconversione produttiva, occupazione e Mezzogiorno.
La nuova era capitalistica sotto la lente d’ingrandimento di due studiosi – Shoshana Zuboff e Kai-Fu Lee – che tratteggiano i contorni del futuro inquietante che ci attende.
In Germania, che ha promesso di eliminare i reattori nucleari entro il 2022, torna la paura delle radiazioni e il governo compra 190 milioni di compresse di iodio. Da Fukushima all’addio al trattato Infi all’incidente dell’8 agosto nella Siberia russa, cosa spaventa di più?
Al sociologo Immanuel Wallerstein scomparso all’età di 89 anni si devono analisi sull’egemonia, l’azione individuale e collettiva all’interno del “sistema-mondo”.
Se con la prossima manovra si vuole avviare il “cambiamento” a favore di crescita ed equità, ma gli spazi operativi sono limitati. E destinare 23,2 miliardi a reiterare il blocco dell’aumento dell’IVA, non è la priorità.