Dopo la ‘facile’ preparazione del governo di Mario Draghi, cambiare le regole europee su spesa nazionale, aiuti alle imprese e debito pubblico sono le tre cose ‘difficili’ che il governo Draghi potrebbe mettere nell’agenda di Bruxelles.

Dopo la ‘facile’ preparazione del governo di Mario Draghi, cambiare le regole europee su spesa nazionale, aiuti alle imprese e debito pubblico sono le tre cose ‘difficili’ che il governo Draghi potrebbe mettere nell’agenda di Bruxelles.
Che cosa sono i movimenti sociali e come sono cambiati dal dopoguerra a oggi? Quale rapporto hanno con la politica istituzionale e i partiti, nel quadro italiano e internazionale? Questi i temi al centro del dialogo tra Luciana Castellina e Donatella della Porta organizzato dalla Scuola Normale Superiore.
L’Italia è uno dei paesi che ospita più bombe atomiche B1, nelle basi di Aviano e Ghedi. Il network Rete Pace e disarmo promuove la campagna “Italia ripensaci” perché aderisca al nuovo trattato anti atomico in vigore dal 22 gennaio. Mentre si fanno strada le Nuclear Weapon Free Zones.
L’Ecuador esce dalle elezioni del 7 febbraio senza una chiara direzione in attesa del ballottaggio. Nel frattempo il movimento indigeno Pachacutik vince il referendum che proibisce le attività minerarie nelle zone critiche per il regime idrico a Cuenca.
Sul tavolo del nascente governo Draghi sono molti i dossier urgenti sull’Europa – dal fisco all’immigrazione, dalla giustizia alla governance, dal modello di sicurezza alle relazioni con gli altri blocchi geopolitici – che interrogano la sua capacità di azione e il suo spazio di manovra nella Ue.
La Germania appare divisa tre le esigenze della sua economia, che la spingono ad avere rapporti importanti con la Cina – e la Russia, a cominciare dal Nord Stream 2 – e quelle di tipo politico di stretti legami storici con gli Stati Uniti.
Cambio di toni nel dibattito sulla politica fiscale in Germania. Il capo della cancelleria Braun si dice a favore di un allentamento della disciplina di spesa ancorata alla Costituzione dal 2009. E il ministro delle Finanze Scholz mette in guardia l’Ue da un rapido ritorno a politiche di austerità.
L’espansione del debito è la norma e il motore del capitalismo globale finanziarizzato. In “Debito sovrano”, Paolo Perulli indaga genesi, dinamiche e conseguenze della folle corsa all’indebitamento che ci rende tutti – Stati, imprese, famiglie, individui – schiavi del mercato (e che non si concluderà bene).
Le risorse messe in campo per il Piano di ripresa e resilienza o Recovery Plan, sono aumentate. Ma il Wwf e la Campagna Sbilanciamoci! hanno scoperto che i fondi per l’ambiente nella bozza del 12 gennaio sono stati addirittura tagliati. Qualsiasi sia l’esito della crisi, il governo dovrà dare chiarimenti.
La Campagna Sbilanciamoci! è stata ascoltata presso la Commissione V Bilancio della Camera dei Deputati nell’ambito del ciclo di audizioni parlamentari sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Pubblichiamo il testo dell’intervento e il link alla registrazione video dell’audizione.