Non è facile il dialogo tra “noi” pacifisti italiani arrivati in Ucraina a portare aiuti e “loro”, gli ucraini sotto l’attacco della Russia. Lo potremmo sintetizzare in questo scambio, che insegna molto sull’arte di ascoltare.

Non è facile il dialogo tra “noi” pacifisti italiani arrivati in Ucraina a portare aiuti e “loro”, gli ucraini sotto l’attacco della Russia. Lo potremmo sintetizzare in questo scambio, che insegna molto sull’arte di ascoltare.
Il nuovo ordine post bellico segnerà il declino dell’ordine di Maastricht e l’ascesa di un ordo-occidentalismo sempre più di marca atlantica? Dal nuovo sito fuoricollana.it diretto da Antonio Cantaro e Federico Losurdo ospitiamo uno dei contributi nel numero dedicato a “Russia, ieri oggi e domani”.
In due anni di pandemia ci sono state nel mondo, secondo l’OMS, 15 milioni di morti aggiuntive. L’accesso ai vaccini per il Sud del pianeta resta un nodo irrisolto, un tema affrontato nell’incontro alla Scuola Nomale Superiore “Brevetti e vaccini al tempo della pandemia” con Nicoletta Dentico.
Rheinmetall è una delle maggiori industrie militari tedesche, proprietaria della RWM che produce bombe in Sardegna. Una manifestazione pacifista a Bonn ha denunciato i superprofitti in arrivo con il riarmo del governo tedesco.
La crisi dei subprime, poi la pandemia e la guerra hanno svuotato molte narrazioni neoliberiste. Anche in Italia – a Milano alla Fondazione Feltrinelli – si parla di nuovo patto sociale, nuova democrazia del lavoro. Ma serve attenzione per evitare che il lavoro, con uno Stato debole, venga fagocitato.
La storia di Claudio Sabattini, dirigente Cgil e leader della Fiom, è raccontata da Gabriele Polo nel libro “Il sindacalista” (Castelvecchi editore), un viaggio nella storia della sinistra, del sindacato e dei conflitti in Italia.
Un’intervista di Jeffrey Sachs al Corriere della Sera critica l’occidente, ma dimentica il ruolo che lo stesso Sachs – consigliere dei governi di Polonia, Slovenia e Russia negli anni ’90 – ha avuto nel tragico fallimento della transizione russa al mercato.
La lettera aperta al cancelliere Olaf Scholz con la richiesta di resistere alla pressione di mandare armi pesanti al governo dell’Ucraina, lanciato dal centro femminista tedesco “Emma” e sottoscritto da 140.000 persone.
Con la guerra proliferano xenofobia e razzismo. Prendono ossigeno i peggiori nazionalismi. Al di là della pietas per i profughi, l’Ue ha introdotto una nuova gerarchia del diritto di asilo, distinguendo gli ucraini da tutti gli altri. Un dossier scaricabile di Lunaria.
Nel 36esimo anniversario dell’esplosione del reattore tre a Chernobyl, il 26 aprile, un’ispezione AIEA ha certificato radioattività “normale” ma anche il fatto che durante l’avanzata russa è stato sfiorato un incidente mentre preoccupa la situazione dell’altra centrale di Zaporizhzhia. Qui gli impegni del 2000.