Il racconto dell’inviato de il manifesto a Chernobyl 14 anni dopo il collasso del reattore 4: sole scintillante, vento, neve e 1238 milli-roentgen sopra il mostro ancora vivo. Stipendi da fame, ricordi radioattivi.
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Appello dei pacifisti tedeschi: “Giù le armi!”
“Fermare subito l’attacco. Rinunciare alla resistenza militare, la resistenza deve essere civile”. Le parole d’ordine lanciate da 150 personalità del pacifismo tedesco e 10 organizzazioni. Con la richiesta di non inviare armi e facilitare la ripresa dei negoziati.
Ucraina: fermare la corsa alle armi e accogliere
La Commissione e vari stati, tra cui l’Italia, si accingono a inviare armi a Kiev per continuare una guerra che ha già fatto quasi 400 morti, 1.500 feriti e mezzo milione di profughi. Ma i cittadini vogliono fermare l’escalation e il riarmo: lo dimostrano le manifestazioni ovunque, anche in Russia.
L’invasione russa segna una svolta nell’ordine mondiale 🇮🇹🇬🇧
Non è vero che dal ’45 abbiamo vissuto in pace. Ma allora l’inclusione di Germania e Giappone nel consesso mondiale raffreddò i conflitti. Invece l’umiliazione di Russia e Cina, insieme a keynesismo militare, brutali ricette di austerity e una Nato aggressiva a est hanno aggravato il quadro.
Salute e guerra, una lezione al contrario
La grande intuizione del dopoguerra fu l’assoluta centralità della salute di fronte a un’Europa grande ospedale da campo. Nel terzo anno del Covid-19 nel nostro paese sembra che la lezione non sia stata imparata, a vedere la legge lombarda che privilegia i privati. Mentre infuria una nuova emergenza guerra.
Il complesso militare-industriale russo controllato dallo Stato
Nell’intricato scenario della crisi tra Ucraina e Russia val la pena evidenziare il ruolo importante del complesso militare-industriale russo. Da Valori.it
Ecco il “conto crime”. I segreti della finanza globale
Nelle banche elvetiche si conserva il 12% del Pil mondiale. È lì, nella seconda banca del paese, Credit Suisse, nei conti cifrati protetti dal segreto bancario, che una rete di giornalisti d’inchiesta ha scoperto il connubio tra business e ogni sorta di malaffare. Ma le autorità di vigilanza dov’erano?
I ritardi Ue su chip e agroalimentare
L’Ue ha recentemente varato il progetto European Chip Act, 43 miliardi di euro per portare la produzione di chip dal 9 al 20% della produzione mondiale entro il 2030. Ma i ritardi in un mercato ormai integrato e dominato da Cina e Usa, è troppo forte. Si dovrebbe puntare sulle eccellenze. Analogamente all’agroalimentare.
Il cancro, metastasi della globalizzazione
Il cancro uccide ogni anno 10 milioni di persone. L’incidenza è destinata ad aumentare clamorosamente. Possiamo vederlo come un indicatore di patogenesi della globalizzazione. I nuovi farmaci sono decisivi se inseriti in un sistema sanitario pubblico e universalistico, ma serve una nuova economia della cura.
Per una scuola dove non si muore
Venerdì 18 febbraio di mobilitazione e cortei degli studenti in tante città contro l’alternanza scuola-lavoro che uccide e per un modello diverso di istruzione. A Roma tre giorni di Stati generali con le associazioni per una riforma dal basso.