Oggi tutto è dominato dalla flessibilità e dalla apparente libertà di scelta, ma il tempo di vita si è trasformato in tempo economico e non lo distinguiamo più dal lavoro-consumo-connessione.
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Oggi tutto è dominato dalla flessibilità e dalla apparente libertà di scelta, ma il tempo di vita si è trasformato in tempo economico e non lo distinguiamo più dal lavoro-consumo-connessione.
Le città/ Più sfratti e più persone che vivono in roulotte ma le politiche abitative locali e nazionali privilegiano housing sociale abbandonando al Terzo settore i più deboli. Focus sulla Lombardia
Il 2018 sarà un anno di svolta per il consumo di petrolio mentre l’Europa punta a diventare un rigassificatore globale e l’Eni inizierà a perforare l’Artico.
L’Italia del dopovoto/ L’esito delle elezioni mette in crisi gli schemi interpretativi con cui è stato fin qui letto il voto nel Mezzogiorno. A partire dall’innata vocazione particolaristica e assistenzialistica
L’incremento della flessibilità nel mercato del lavoro italiano si accompagna a un aumento del gap salariale tra lavoratori a tempo indeterminato e determinato.
Renzi, ante Jobs Act, voleva ridurre l’intermediazione con i “corpi intermedi” per facilitare l’affermarsi di un diverso mercato del lavoro. Ci è riuscito? In parte. Ma soprattutto è iniziata una loro mutazione, ancora in corso.
Nascita, battesimo e prime imprese di Italo treno, nuovo simbolo patriottico della modernizzazione, oltre che delle liberalizzazioni, recentemente venduto a una multinazionale statunitense. Zitti zitti, prima che un nuovo governo possa intervenire.
L’Italia del dopovoto/ Il dibattito pre-elettorale ha seguito un’agenda imposta e un linguaggio sloganistico, ignorando temi fondamentali. Gli astenuti restano al 27%. Ora serve uno sguardo nuovo, più obliquo.
L’Italia del dopovoto/ Il messaggio più rilevante che arriva dalle urne è la sfiducia nella classe politica di sinistra quale garante di un futuro accettabile. Frutto del suo lungo ottimismo nelle regole di mercato per estendere il benessere sociale.
Le sempre maggiori connessioni italo-francesi nel campo economico, se consideriamo le acquisizioni e insieme le joint-venture, sembrano una strada segnata per il nostro paese, ma vediamo caso per caso.