Per ricostruire un insediamento sociale, identità collettive – alternative a quelle illusorie offerte da M5S e Lega agli elettori in fuga dalla sinistra – e una rappresentanza politica dei ‘perdenti’: quel 90% di italiani che sta peggio di 20 fa.
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L’economia digitale e la concorrenza Cina-Usa
Guardando oltre i dazi imposti da Trump a Pechino, sono molti gli intrecci di interessi tra i due Paesi, anche nei settori dell’economia digitale. Soprattutto finanziario.
Lavorare, consumare, condividere. Sempre e comunque
Oggi tutto è dominato dalla flessibilità e dalla apparente libertà di scelta, ma il tempo di vita si è trasformato in tempo economico e non lo distinguiamo più dal lavoro-consumo-connessione.
Il nuovo welfare abitativo lombardo. Opportunità per chi?
Le città/ Più sfratti e più persone che vivono in roulotte ma le politiche abitative locali e nazionali privilegiano housing sociale abbandonando al Terzo settore i più deboli. Focus sulla Lombardia
L’Eni nell’Artico, i petrolieri texani e l’Europa a tutto gas
Il 2018 sarà un anno di svolta per il consumo di petrolio mentre l’Europa punta a diventare un rigassificatore globale e l’Eni inizierà a perforare l’Artico.
Il voto al Sud, e quei pregiudizi da smontare
L’Italia del dopovoto/ L’esito delle elezioni mette in crisi gli schemi interpretativi con cui è stato fin qui letto il voto nel Mezzogiorno. A partire dall’innata vocazione particolaristica e assistenzialistica
Mind the wage gap
L’incremento della flessibilità nel mercato del lavoro italiano si accompagna a un aumento del gap salariale tra lavoratori a tempo indeterminato e determinato.
La desertificazione renziana e i corpi intermedi “mutanti”
Renzi, ante Jobs Act, voleva ridurre l’intermediazione con i “corpi intermedi” per facilitare l’affermarsi di un diverso mercato del lavoro. Ci è riuscito? In parte. Ma soprattutto è iniziata una loro mutazione, ancora in corso.
Arrivare in orario e le patriottiche gesta di Italo treno
Nascita, battesimo e prime imprese di Italo treno, nuovo simbolo patriottico della modernizzazione, oltre che delle liberalizzazioni, recentemente venduto a una multinazionale statunitense. Zitti zitti, prima che un nuovo governo possa intervenire.
Riorientare lo sguardo: di lato
L’Italia del dopovoto/ Il dibattito pre-elettorale ha seguito un’agenda imposta e un linguaggio sloganistico, ignorando temi fondamentali. Gli astenuti restano al 27%. Ora serve uno sguardo nuovo, più obliquo.