L’Italia primo Paese del G7 ad aderire alla Via della Seta. Alle pressioni per impedire un cambio di posizionamento a favore di Pechino, si contrappongono le spinte per l’apertura di nuovi mercati. Una partita globale, dall’esito incerto.
L’Italia primo Paese del G7 ad aderire alla Via della Seta. Alle pressioni per impedire un cambio di posizionamento a favore di Pechino, si contrappongono le spinte per l’apertura di nuovi mercati. Una partita globale, dall’esito incerto.
Tria lancia un pacchetto di incentivi alle imprese ma è Berlino a condurre i giochi nell’Euro-area. Così anche la Via della seta risulta uno sbocco per la Cina e per la Germania.
Trump riduce il budget per la Nato, ma aumenta l’export di armi. Al posto degli accordi sul clima è con il riarmo che Usa, ma anche Germania e Francia, finanziano industrie per uscire dalla crisi più grave dal ’29.
Sanders, Ocasio-Cortez, Warren, O’Rourke si confrontano per le primarie democratiche. Negli Usa torna a echeggiare la parola “socialismo”. Ma quali sono i programmi più a sinistra dei democratici?.
Rilanciare la domanda tramite investimenti in infrastrutture, nuove tecnologie, ricerca. Sono i punti suggeriti dal DIW di Berlino all’Italia nel suo Weekly Report dal titolo “Italy must foster high growth industries”. Ma sono sufficienti?
Per uscire dalla recessione e per salvare l’euro occorre mettere fine alla moderazione salariale e promuovere una politica economica continentale centrata sulla crescita dei salari.
Impiegare sulle linee produttive robot è ormai più economico che utilizzarvi persone e questo anche nei Paesi dove il costo del lavoro è estremamente basso. Le novità nel dibattito sull’influenza dell’innovazione digitale nella divisione del lavoro.
Bisogna analizzare a fondo l’analisi costi-benefici della Torino-Lione, altrimenti il rischio è che tutto il lavoro fatto venga sepolto per il prevalere di posizioni ideologiche e irresponsabili.
Due questioni agitano la sinistra inglese, la Brexit – analizzata qui accanto nell’articolo di Mary Kaldor – e la polemica sull’antisemitismo. Qui si ricostruiscono i fatti e il dibattito il corso.
L’orizzonte del Labour dev’essere quello di un’Europa da cambiare; l’apertura di Corbyn a un secondo referendum sulla Brexit non ha sbloccato l’incerta politica dei laburisti di fronte alla paralisi del governo May.
