Il calo iniziato nei Novanta è proseguito col Covid. Le cause sono su tre livelli: la rivincita del capitale globale dopo gli anni 70, il modello “tedesco” dell’Ue e le politiche del lavoro dei nostri governi. Da Il Fatto

Il calo iniziato nei Novanta è proseguito col Covid. Le cause sono su tre livelli: la rivincita del capitale globale dopo gli anni 70, il modello “tedesco” dell’Ue e le politiche del lavoro dei nostri governi. Da Il Fatto
La legge di bilancio ci porta in dono un aumento delle spese militari del 12%: 32 miliardi di euro. Gli italiani non sono d’accordo, certifica un sondaggio di Greenpeace. Si va rafforzando il complesso militar-industriale (e politico). Sbilanciamoci, Rete Pace e Disarmo, Greenpeace e Fondazione Perugia Assisi hanno lanciato la campagna “Fermiamo il riarmo”.
La “coalizione semaforo” del cancelliere Scholz sembra al termine dopo che il ministro delle Finanze, Christian Lindner ha annunciato una politica economica di austerità dopo due anni di recessione della Germania. Da Il Fatto
La cancelliera dello Scacchiere Rachel Reeves annuncia il programma economico del governo: 100 miliardi in infrastrutture nel corso della legislatura. Più tasse senza ritocchi sull’Iva. Alla Sanità 22,6 miliardi. Da Il Sole24ore
Presentata alla Camera “Ferma il riarmo”, una nuova campagna per la riduzione delle spese militari, promossa da Perugi Assisi, Greenpeace, Sbilanciamoci! e Rete Italiana Pace e Disarmo. “Non vorremmo passare dal Green deal al War Deal”. Da Il Fatto quotidiano
Bernhard Schütz, Dario Guarascio, Francesco Zezza, Philipp Heimberger, Sebastian Gechert
16 Ottobre 2024 | Sezione: Alter, Economia e finanza, Europa, Nella reteOctober 15th marks the deadline for European Union member states to submit fiscal plans, influencing economic stability and public debt for years to come. Da Social Europe
La joint venture paritetica sui veicoli militari di terra avrà sede in Italia, valore complessivo 20 miliardi di euro in 10 anni. Da Il Sole 24 ore
Dario Guarascio, Francesco Zezza
30 Settembre 2024 | Sezione: Economia e finanza, Europa, primo pianoIl nuovo patto di stabilità prevede criteri di spesa rigidi per paesi con deficit eccessivi come il nostro ma, come in un recente studio, è dimostrato che questi criteri rischiano di avere un effetto negativo sulla crescita e quindi controproducente sul debito.
Intervista all’economista Mario Pianta sulle molte ombre del piano presentato da Mario Draghi. Gli investimenti con il debito europeo dovrebbero costruire una diversa traiettoria di sviluppo. Da Valori.it
Il punto, nome per nome e ruolo per ruolo, sulle nuove nomine della Commissione Europea guidata da Ursula von der Leyen: il Green deal resta forte con la spagnola Teresa Ribera, ma serve l’appoggio di società civile e industria verde. Da Greenreport.