Quando cambierà l’assetto parlamentare in Italia? E soprattutto come cambierà? E in questo quadro semi-democratico probabilmente andremo al voto nel 2020.
Quando cambierà l’assetto parlamentare in Italia? E soprattutto come cambierà? E in questo quadro semi-democratico probabilmente andremo al voto nel 2020.
Un documento “reticente e interlocutorio”: questa la valutazione da parte di Sbilanciamoci! del DEF 2019. E mentre rimangono insoluti i nodi della sterilizzazione delle clausole di salvaguardia e della (pessima) flat tax, non ci sono risorse né interventi su lavoro, disuguaglianze, ambiente e giustizia fiscale.
Decarbonizzare l’economia va di pari passo con decarbonizzare il pensiero. Per contrapporsi alla “necropolitica” si deve connettere la questione dei cambiamenti climatici alle vertenze contro le grandi opere, legare le mobilitazioni del 15, del 23 marzo e del 15 aprile a una visione improntata sulla giustizia.
A fine novembre il Parlamento europeo ha bocciato l’assunzione del Fiscal compact nel diritto comunitario e la discussione a Strasburgo (Lega e 5 stelle erano assenti) è stata prolifica ma in Italia nessuno ne parla. E la disputa tra governo e Commissione resta spiaggiata sul deficit eccessivo.
O. Blanchard e J. Zettelmeyer, in un recente articolo nel valutare la Nadef 2018 ripropongono la logica della “austerità espansiva”, sostenendo che oggi nel nostro Paese si verificherebbe il suo reciproco, la “espansione fiscale restrittiva”. Una polemica vecchia e pericolosa per la stessa tenuta della Ue.
La situazione è difficile e pericolosa, non per la pretesa fragilità dell’economia italiana, ma perché gialloverdi, Commissione europea e molti stati Ue hanno aperto sul caso Italia un grottesco conflitto, perché si sta discutendo di una sanzione che verrebbe inflitta sulla base di stime e aspettative e non di fatti.
Emendamento della Lega vuole rifinanziare nella legge di Bilancio il bonus bebé (444 milioni di euro): è il “welfare familiare” che dimentica l’universalismo e i servizi. Mancano 50 mila posti negli asili, per la Ue strategici per la partecipazione delle donne al mercato del lavoro.
Siamo a due lettere dalla Commissione Ue sulla legge di bilancio 2019, con osservazioni basate ancora su una interpretazione rigida del Fiscal compact, mentre il governo cerca di ridurre il differenziale con la crescita media europea ma agendo solo sulla partita corrente. Sottovalutato l’avanzo primario.
Storica conferenza a Bruxelles sull’economia post growth con accademici provenienti da tutta Europa e oltre manda una lettera-appello con 4 proposte di riforma all’Ue tra cui superare il patto di stabilità con un patto per il benessere sostenibile. Tra i firmatari da Graeber di Occupy WS a Fioramonti M5S.
Dalla cantieristica Fincantieri dovrebbe ora buttarsi nella costruzione di ponti. Ma a prescindere dal rispetto delle regole di Bruxelles, esiste un limite alla capacità di diversificare le proprie competenze in tempi così rapidi.
