La Cina sta facendo grandissimi sforzi per convertire la sua economia in produzioni verdi, così come la finanza. Restano da sciogliere i nodi della sua dipendenza dalle centrali nucleari e a carbone, che tuttavia ha ormai smesso di costruire.

La Cina sta facendo grandissimi sforzi per convertire la sua economia in produzioni verdi, così come la finanza. Restano da sciogliere i nodi della sua dipendenza dalle centrali nucleari e a carbone, che tuttavia ha ormai smesso di costruire.
La soluzione ai cambiamenti climatici non passa dall’alimentazione o dai trasporti ma dalla finanza, dice François Gemenne, ricercatore in a Liegi e docente a SciencePo a Parigi. Da Valori.it.
I cinque scenari futuri ipotizzati dall’Ipcc e il contributo dell’Europa e dell’Italia al riscaldamento globale. Dobbiamo ridurre le emissioni di gas serra del 3,2% l’anno da qui al 2030. Addirittura del 7% fino al 2050 per raggiungere l’obiettivo zero emissioni. E il metano non dà una mano.
Il VI rapporto Ipcc spiega ciò di cui ci eravamo già accorti: il turbocapitalismo sta accelerando la distruzione del pianeta e siamo fuori tempo massimo per arrestare il riscaldamento a 1,5 gradi al 2030. Ma può andare peggio. La Cop26 di Glasgow in autunno sarà cogestita da Londra e Roma.
È dagli anni ’80 che numerosi governi hanno promesso di avviare i cantieri per realizzare il Ponte sullo stretto di Messina e adesso anche il Governo Draghi si è aggiunto alla lista, promettendo l’avvio per il 2023: una promessa al Parlamento e al Paese tuttavia non credibile.
Molte le misure, con obiettivi ambiziosi, del recente Pacchetto Clima dalla Commissione europea. Ma manca una piena consapevolezza sull’impatto che queste misure comporteranno sul lavoro e sul tessuto industriale in Italia, e sulle scelte da fare per centrare gli obiettivi attesi. A partire da quelle su investimenti e politiche industriali.
Rischi e omissioni nelle 12 proposte legislative chiamate “Fit for 55” con cui Ursula von del Leyen e la Commissione europea hanno aggiornato gli obiettivi del Green Deal per ridurre le emissioni del 55% entro il 2030 istituendo un Fondo sociale per ridurre l’impatto della transizione.
Le groupe Stellantis, né cette année de la fusion de Peugeot-Citroën et Fiat-Chrysler, va installer sa troisième usine de batteries pour voitures électriques sur son site de Termoli, dans le sud de l’Italie. Da Le Figaro.
How green is my Draghi? Roberto Cingolani, minister for ecological transition, came into government from a senior job in the defence industry, an odd background for an eco-warrior. He s responsible for handling some 70 billion of euro, or almost 30% of Pnrr. Da The Economist.
Si chiamano “compensazioni” o “carbon emissioni offsetting”. Sono un modo truffaldino con cui multinazionali come Eni si spacciano come impegnate per l’ambiente e le foreste. Un rapporto Greenpeace-Re:Common ne svela i meccanismi.