Improvvisamente ai due lati dell’Atlantico e anche in Cina le autorità hanno dato vita a iniziative, o almeno dichiarazioni, per regolamentare lo strapotere dei giganti del web: Google, Facebook, Apple e Amazon. Ma i Gafa preparano la controffensiva con azioni di lobbying.
Autori Sezioni: Vincenzo Comito
Previsioni per il dopo pandemia, orizzonte 2025
Nel 2025 è plausibile che l’economia sarà uscita dall’emergenza. Gli analisti tratteggiano scenari: uno sviluppo ancora più accelerato di tecnologie innovative, mutamenti climatici più devastanti, diseguaglianze accentuate, più intervento dello Stato, più precarizzazione del lavoro.
Il declino economico dell’Europa
Per arginare il declino dell’Europa non basteranno Recovery Fund e interventi della Bce. L’Ue dovrebbe contrastare il declino demografico, aprendo le porte ogni anno a circa 2-3 milioni di immigrati. Ora si aggiunge la complicazione della Brexit, con la City che ancora assorbe dal 40 all’80% delle transazioni.
L’Europa davanti a un’Asia post-americana
Entro fine anno Ue e Cina, prima dell’ingresso di Biden alla Casa Bianca, sembrano chiamate a siglare un accordo sugli investimenti. Intanto a metà novembre è stato firmato uno storico patto commerciale nel Pacifico del Sud a cui, ribaltando i giochi di Trump, ha aderito anche la Cina.
Biden e l’Europa, una ripartenza difficile
Gran parte del mondo ha tratto un sospiro di sollievo con l’elezione di Joe Biden. Ma su molti dossier aperti sotto Trump, dal 5G al gasdotto Nord-Stream-2, non si prevedono cambiamenti di passo. E resta difficile un riallineamento Usa-Ue.
Alibaba, il fintech e il sistema finanziario
Con lo scoppio della pandemia, le attività del settore del fintech hanno fatto un grande balzo in avanti, e il colosso Ant ha aiutato la Cina a diventare il leader globale indiscusso nel settore. Perché Pechino ha bloccato dunque la quotazione in Borsa del colosso di Jack Ma?
L’eredità di Trump nei rapporti Usa-Cina
Biden eredita da Trump la tensione commerciale con Pechino. E soprattutto i suoi effetti, tra cui la maggiore autonomia tecnologica della Cina e la sua maggiore integrazione con altre economie, a partire da quella europea.
La Cina e l’ambiente
Nei documenti elaborati per il Cc del Pcc di fine ottobre 2020 si ribadiscono gli impegni di Pechino per la decarbonizzazione e l’aumento delle rinnovabili. Il 25% dei veicoli nuovi nel Paese dovranno essere elettrici o ibridi entro il 2025. E la plastica monouso sarà bandita entro il 2022.
Ancora sull’ipotesi di decoupling Cina-Usa
Ultimamente si parla di un forte ridimensionamento dei processi di globalizzazione. In relazione ai livelli di inquinamento allo sviluppo dell’automazione, al Covid alle politiche di Trump. Ma è molto più probabile che si verifichi un ridimensionamento e un mutamento delle sue caratteristiche.
L’economia cinese dopo il Covid-19
Le misure messe in campo da Pechino dopo il Covid 19 sono apparse più contenute di quelle per la crisi del 2008; sono intorno al 5% del Pil, meno della metà di quelle Usa. Eppure l’economia cinese è ripartita, e sta aumentando ancora la distanza con gli Usa.