Nonostante la crescita del 6,1% dei brevetti depositati tra il 2014 e il 2015, la quota percentuale sul totale vede l’Italia su un modesto 2%, contro valori dell’11% della Cina, dell’11% della Germania, e del 24% degli Stati Uniti
Autori Sezioni: Roberto Romano
Se la crescita rimane un auspicio
L’uscita dalla recessione tecnica è, più che altro, l’esito delle politiche monetarie adottate dalla Bce. Al netto di queste misure il concorso alla crescita del governo italiano è sostanzialmente nullo e, per alcuni aspetti, recessivo
La scatola nera della non crescita italiana
Le imprese italiane hanno investito in Italia per consolidare la produzione di beni di consumo, ma creato lavoro buono fuori dal Paese nei beni capitali, perdendo l’occasione per modificare la propria specializzazione produttiva L’Italia è un paese che, con il passare degli anni, ha manifestato segni di debolezza in quasi tutti gli indicatori economici, in […]
Senza presente e senza futuro
La Germania è diventata il problema – economico e politico – d’Europa, con una strategia che deve fare paura a tutti
La vittoria del No: significati e interrogativi
La vittoria del No ha il merito di non azzerare le prospettive di cambiamento. Ma ora quale sarà la reazione delle istituzioni europee e della troika?
Se sono i “malefici 5” a dettare gli scenari
Nel progetto di riforma dell’Ue a cura di Juncker, Tusk, Dijsselbloem, Draghi e Schulz, la futura politica economica dell’Unione rischia di essere peggiore di quella odierna
Occupazione, c’è qualcosa che non torna
I dati dell’Istat segnalano che l’occupazione cresce più del reddito. Significa che la produttività del lavoro, e quindi anche la competitività, sta scendendo pericolosamente
Il Def (2016) che ci aspetta
La cornice del DEF sembra meno dolorosa di quella a cui ci siamo abituati. Ma è solo apparenza. Nel 2015-16 molti nodi verranno al pettine e non ci sarà nessun piano Juncher a salvarci
Sulla produttività l’Italia è ferma agli anni Novanta
Workers act/Dagli anni novanta tutte le “riforme” del mercato del lavoro sono state legate a una visione neoliberista per cui il lavoro è una merce da scambiare sul mercato
Cara Confindustria, la crescita non si autoavvera
Confindustria e Governo prefigurano uno scenario di crescita. Ma la struttura produttiva italiana non è allineata a quella europea. E la crescita non si auto-avvera perché l’agogniamo